Quando il professore guadagna troppo
di MZaulovic
Una storia ai limiti dell’assurdo
Trieste. Gennaio 2012. Un docente precario subisce una riduzione dell’orario lo scorso mese. In modo tempestivo avvisa il Ministero della Pubblica Istruzione (www.miur.it) e il Ministero del Tesoro (www.tesoro.it). Immediato, preciso e puntuale. Oggi, giorno di paga, controlla la situazione presso la sua banca e scopre che l’accredito è pari a quello degli altri mesi. Controlla la cedola on line, la vecchia “busta paga”, e scopre che nessuna modifica è stata fatta.
Non capisce. Si preoccupa. Controlla la posta inviata e quella ricevuta. Ma ancora nessuna risposta. Così decide di chiamare il sindacato da lui scelto. A quel punto viene finalmente a contatto con la risposta, seppur sconcertante. La voce al telefono dichiara “…Guardi professore è un gran guaio per più di una persona. L’addetto del Ministero al Tesoro che si occupava di questo, si è suicidato”. La persona teneva parte dei documenti da modificare a casa per avvantaggiarsi il lavoro, ma trattandosi di suicidio la Polizia ha messo tutto sotto sigillo e non si può accedere alla documentazione fino a nuova istanza…”
Il docente sbalordito, sconcertato chiede consiglio e la risposta continua ad avere la forma irreale di quel dialogo: “Professore le consiglio vivamente di andare dal suo Preside per avvisarlo che lei sta guadagnando….troppo! In seguito gli dica di sollecitare le Forze dell’Ordine così forse le cose si sbloccheranno…”. Eppure sembra ieri… la famosa citazione “il posto Statale…che sogno…e che sicurezza!!!”
© 27 Gennaio 2012