“Caro, vecchio gettone telefonico!” in mostra
di C.S.
Al Museo Postale e Telegrafico di Trieste fino al 21 febbraio
Quando l’anno volge al termine, viene spontaneo riflettere sul tempo trascorso. Un tempo che, a ragionarci sopra, differisce da quello di alcuni anni orsono. Oggi la percezione del trascorrere dell’esistenza è certo più veloce: nuovi strumenti tecnologici hanno impresso una forte accelerazione al nostro quotidiano, consentendo l’esercizio di più iniziative in un periodo di tempo che solo qualche anno fa non sarebbe stato sufficiente per portare a termine quanto iniziato.
In termini di “comunicazione”, il tempo poi è letteralmente “volato”. Farà specie alle generazioni più mature sapere che il prossimo 31 dicembre, per esempio, cadrà il decennale del pensionamento del gettone telefonico, soppiantato prima dalla schede magnetiche e immediatamente dopo dalla telefonia cellulare. Il tutto in soli dieci anni!
Eppure il vecchio gettone è stato protagonista di un’epopea gloriosa, piccola, economica chiave di accesso ai mondi del dialogo, del lavoro e degli affetti. Sulla storia dei gettoni telefonici è stata inaugurata mercoledì 21 dicembre una mostra inedita e singolare al Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa di Trieste di piazza Vittorio Veneto 1. La rassegna è stata curata dal collezionista e appassionato di telefonia Marco Zanettovich, che al Museo postale triestino ha già concretizzato un intero spazio dedicato alla intensa e giovane epopea della telefonia cellulare.
I primi esemplari di gettone telefonico sono stati coniati nel 1927 a opera della Stipel, concessionaria di telefonia in Piemonte e Lombardia, in occasione della Fiera campionaria di Milano, realizzati in alpacca, una lega di rame, nichel e bronzo. Nel 1945 la TETI creò il primo gettone a tre scanalature che poteva essere utilizzato in qualunque tipo di telefono pubblico. Nel 1959 nacquero i gettoni utilizzati sino al 2001. Il valore del gettone era all’inizio di 45 lire e valeva per tre scatti telefonici, per giungere nel 1984 al valore di 200 lire. La rassegna allestita da Zanettovich consentirà al visitatore di approfondire ulteriori e curiosi aspetti della gloriosa storia del piccolo gettone, che parte dell’utenza della telefonia spesso rimpiange per i suoi diversi utilizzi, come quello di surrogato della moneta corrente.
La mostra sarà visitabile a tutto il 21 febbraio 2012 dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 13.00. Per informazioni sulla rassegna, sul Museo Postale e per le visite guidate, il telefono è lo 040/6764293, l’e-mail simonchi@posteitaliane.it
© 21 Dicembre 2011