La Voce di Trieste

Il “secondo Consiglio delle donne”

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Affrontati problemi importanti e urgenti

Il Forum delle Donne di Trieste nel “secondo Consiglio delle donne” ha discusso con le elette  sui più urgenti problemi che vivono le donne a Trieste. «Viviamo un tempo complicato ma straordinario, con le piazze che si mobilitano e la crisi dei mercati economici, questa situazione richiede politiche capaci di riprogettare il futuro, recuperando quella credibilità che oggi sembra in gran parte perduta» ha sottolineato la presidente Ester Pacor. Gli enti locali della città e con essi le elette, anche se ancora in numero insufficiente, devono disegnare un futuro certo che deve saper coniugare lo sviluppo economico (portualità, trasporti, turismo, formazione) con una qualità di vita che va ancora migliorata con risposte innovative nei servizi per l’ infanzia e gli anziani, per combattere la povertà e le emarginazioni sociali. Una grande attenzione va rivolta alle politiche culturali ed ambientali per trasformare Trieste in una città che diventi modello nelle esperienze internazionali. La vicepresidente Luisa Fazzini, insieme a Sara Taucer del Forum delle Giovani, a Mariastella Malafronte vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti del FVG, a Mirta Cok presidente della CPO della Provincia, all’Assessore Antonella Grim, alla sociologa Melita Richter, a Lucia Starace presidente del comitato pari opportunità dell’Azienda Sanitaria e a tante altre intervenute, hanno analizzato questioni urgenti.

Il lavoro che non si trova e, se questo avviene, è quasi sempre a contratto di collaborazione o a tempo parziale e sicuramente non corrispondente alla formazione scolastica. Anche a Trieste è in aumento il numero delle ragazze che nemmeno si iscrivono al collocamento e diventano quindi “invisibili” nei dati relativi al mercato del lavoro. Le politiche di conciliazione dei tempi del lavoro con quelli della  vita; la maternità cui si rinuncia per mancanza di certezze per il futuro, per l’insufficienza di posti-nido e per gli orari degli stessi (chiusura estiva e mancanza di flessibilità negli orari); il trattamento economico immotivatamente differenziato ed inferiore a quello dei maschi a parità di funzioni; gli “stereotipi di genere” che ancora pervadono tutti i media.

Si è discusso di servizi per anziani, disabili, di politiche ambientali ed urbanistiche. Si è deciso di chiedere ai Comuni d’intitolare vie e piazze a donne che hanno lavorato per le donne e a segnare le loro presenze anche con cartelli da collocare sui muri delle loro case affinché il loro esempio sia da ricordo e monito per le generazioni future. Anche spazi gratuiti per le riunioni sulle questioni femminili (come la Sala matrimoni di piazza Unità) possono rappresentare un’importante “azione positiva” e dare visibilità alle donne.

Una “città delle donne” da far crescere insieme, operando trasversalmente tra donne appartenenti a tutte le componenti partitiche. Il Forum, associazione nata nel 2006, si propone di dare visibilità alle idee di tutte, e lancia una campagna d’ informazione dal titolo: Dillo alla tua vicina, un passaparola che avrà al centro la richiesta di una presenza paritaria 50&50 ovunque si decide e la doppia preferenza di genere, correlata da messaggi riguardanti varie problematiche quotidiane e proposte di soluzione. Per la scelta dell’immagine, a gennaio 2012, saranno coinvolte studentesse e grafiche. L’obiettivo è quello di creare una nuova e concreta cultura di genere, per avviare una democratizzazione completa della società, un insieme organizzato di donne e uomini con pari dignità e con eguale riconoscimento di cittadinanza.

 

© 20 Dicembre 2011

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