La Voce di Trieste

Alla ricerca del proprio mondo con Sergio Sdraule

Martedì 11 presentazione di “AAA mondo d’appartenenza cercasi”

Lui si definisce pigro, ma se ripercorriamo le sue esperienze non si direbbe affatto. Il muggesano Sergio Sdraule negli anni ’80 è stato bassista di Angelo Baiguera, con il quale ha calcato il palco del Festivalbar e ha aperto i concerti di Fabrizio De André (che definisce «un grande, intelligentissimo e lucido nelle sue analisi della vita e del mondo»). Quindi ha prodotto due dischi in proprio, poi ancora ha pubblicato due libri di poesie. Oggi debutta nella prosa con una raccolta di racconti edita da Franco Puzzo (www.francopuzzoeditore.it), editore triestino prossimo ai vent’anni di attività, da sempre attento alle realtà locali e non solo (tra gli altri, pubblica i vincitori del Festival Internazionale Trieste Poesia).

AAA mondo d’appartenenza cercasi: un titolo non certo irresistibile, ma che riflette pienamente il filo sotteso a tutti i nove racconti raccolti nel volume. Ovvero un senso diffuso di inadeguatezza, di essere nel posto sbagliato, di appartenere a qualcos’altro. Nathalie, Bill, Michele, ogni personaggio si trova alla ricerca di uno spazio proprio, distante e inafferrabile, di contro a un mondo che è di volta in volta indifferente o crudele o insensato. Con un gusto particolare per i finali a sorpresa, Sdraule si destreggia abbastanza bene tra generi diversi, pur mantenendo una certa coerenza di fondo. Alcuni passaggi risultano stilisticamente piuttosto artificiosi, come se volesse darsi un tono, mentre sembra maggiormente a suo agio nei passaggi ironici, più fluidi e spontanei.

«Mi piace prendere in giro la vita – ammette l’autore – forse per evitare di farmi prendere in giro dalla medesima». Ironia non significa necessariamente leggerezza: sulla raccolta aleggia un pessimismo diffuso, e l’autore non rinuncia a usare “toni decisamente drammatici”, rispondendo a una personalità che sente “fortemente dicotomica”. Nei racconti troviamo quindi situazioni drammatiche (È successo a Michele, Estelle), altre beffarde e umoristiche (il testo che dà il titolo alla raccolta, o The dark side of the mind), altre ancora decisamente grottesche, come nel racconto conclusivo Smoderatur, dove un semplice acquisto assume un’inaspettata svolta pulp: dietro l’esagerazione “risulta evidente l’impoverimento del pensiero e il conseguente abbandono delle mete essenziali e dei veri valori a causa dello stile di vita dettato, o meglio, imposto dal crudo consumismo piaga dei nostri tempi”.

Il risultato complessivo è una raccolta piacevole, tra le ingenuità proprie di una prima esperienza e momenti invece azzeccati. Da rimarcare anche il giallo metafisico Presunzione di omicidio, in cui si fa esplicito riferimento a realtà parallele e mondi “altri”; questioni disseminate qua e là in tutti i racconti e che Sdraule – a differenza del suo personaggio che le definisce “cazzate” – considera molto importanti: «Sono convinto dell’insensatezza della nostra cecità e arrogante sicurezza basata sul “credo a ciò che vedo e basta”. Non mi importa più nemmeno di convincere nessuno dell’esistenza di ben altre e profonde realtà. Io lo so, e ciò mi basta». Un punto di vista che i suoi racconti riflettono con coerenza.

Ma la musica è abbandonata definitivamente? «Ho uno studio di registrazione che mi è costato un occhio… se mia moglie dovesse scoprire che è destinato a far le ragnatele, mi ucciderebbe. A parte gli scherzi, no, non ho nessuna intenzione di mollare completamente quel mezzo espressivo tanto completo qual è la musica, e pigrizia permettendo, dovrò prima o poi soffiar via la polvere dagli strumenti e buttar giù alcune idee che mi si sono accumulate negli ultimi anni». Non vuole mollare nemmeno la poesia, e con la prosa è solo l’inizio: «Il mezzo è l’aspetto meno importante. Sarei pronto ad inventarmene uno nuovo se potesse essere utile per perseguire una maggior efficienza creativa». Ci crediamo ancora alla storia della pigrizia?

La prossima presentazione del volume si terrà a Muggia martedì 11 ottobre alle ore 18.00 presso l’azienda agricola Scherani (via Darsella di S. Bartolomeo 20). Oltre all’autore e all’editore, saranno presenti Nerio Nesladek e Laura Marzi (sindaco e vicesindaco di Muggia), e l’attore Maurizio Zacchigna che leggerà uno dei racconti.

 

Fotografie di Marco Terreni

© 10 Ottobre 2011

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