Trieste: gli scandali dei cimiteri nella grave denuncia pubblica delle organizzazioni sindacali
Anticipazioned’inchiesta
A Trieste la gestione cimiteriale è in mano all’ex azienda municipalizzata Acegas, ora AcegasAps S.p.A. che il Comune ha privatizzato conservandone la proprietà di maggioranza, e trasformandola così in un feudo politico fuori dai controlli pubblici sulle spese e sulle assunzioni.
Questo carrozzone ha inoltre accumulato passivi e malfunzionamenti abnormi e più volte segnalati, sui quali stiamo preparando un’inchiesta giornalistica completa che include anche aspetti scandalosi delle attività cimiteriali.
Su quest’ultimo punto sono appena interventi il quotidiano locale e il coraggioso consigliere comunale Marino Sossi. Ed ora è arrivata dalle organizzazioni sindacali una denuncia pubblica così dura, chiara e grave che la pubblichiamo qui immediatamente ed integrale, con la sola osservazione che le sette domande proposte dai sindacati dovrebbero porle ai responsabili dell’AcegasAps, ed a quelli dell’amministrazione comunale Dipiazza appena cessata, anche la Magistratura penale e quella contabile:
« Scandalo cimitero – è ora di dire basta!»
« L’articolo “Cimitero, spazi finiti ammassate all’aperto le bare del campo 34”, pubblicato il 26 giugno su “Il Piccolo” ha finalmente scoperchiato una gestione dei servizi cimiteriali indegna ed indecorosa per una città come Trieste, gestione che le nostre Organizzazioni sindacali hanno da sempre denunciato alla direzione aziendale AcegasAps, in particolare negli ultimi cinque anni, ma che non hanno mai trovato ascolto alcuno.
Molti sono i fatti accaduti in questi ultimi cinque anni, e sempre segnalati; ci sono stati provvedimenti, anche gravi, nei confronti d’alcuni lavoratori, rei di aver commesso inqualificabili mancanze; ma tutto ciò doveva far capire che la gestione dei cimiteri non era controllata, presidiata e diretta compiutamente, professionalmente e correttamente.
Condividendo pienamente la richiesta del consigliere comunale Marino Sossi, le nostre Organizzazioni Sindacali chiedono sia nominata anche una commissione interna d’inchiesta aziendale dove siano chiariti i seguenti punti:
- Quali sono le motivazioni organizzative per le quali non è stata ancora realizzata la nuova struttura nel campo tombe 34 e chi è eventualmente responsabile dell’indegno ritardo.
- Perché non è stata setacciata la terra per raccogliere gli eventuali resti umani e dare loro degna sepoltura, prima che fosse portata a discarica, e chi è il responsabile.
- Perché improvvisamente l’ing. Longo, dopo essere stato il responsabile delle direzioni lavori e della sicurezza, ha attribuito in appalto queste competenze. Se ciò è vero, quali ulteriori costi (per il Comune e la Società) comporterebbe questo. E se sia vero che per quest’incarico l’ing. Longo ha ricevuto ingenti premi ed incentivi.
- Quali sono i costi degli appalti accesi presso i cimiteri, chi cura il controllo del lavoro affidato agli appaltatori, quali sono i metodi e le verifiche per il pagamento, quali sono le opere date in appalto d’ordinaria e straordinaria manutenzione.
- Chi ha ordinato l’abbattimento di 200 (duecento) cipressi sani, e se tale abbattimento è stato eseguito per favorire il lavoro della ditta in appalto.
- Quanto sono costate alla Società delle apparecchiature destinate alle sepolture, ma mai impiegate, e perché sono ammassate in un capannone del cimitero di S.Anna.
- Chi è il responsabile della perdita dell’appalto rimozione salme presso gli ospedali di Trieste e di Monfalcone, tanto da rendere inoperante il personale preposto.
Per quanto esposto riteniamo non sia più procrastinabile la rimozione dei responsabili dei servizi cimiteriali, poiché oltre all’oltraggio ai resti umani della nostra gente e all’indifferenza dei nostri sentimenti e dei ricordi dei nostri cari scomparsi, vi è anche il grave danno arrecato all’immagine pubblica dell’azienda.»
Le segreterie territoriali di Trieste
delle Rappresentanze Sindacali Aziendali
AcegasApS S.p.A di FILCTEM-FP/CGIL,
FIADEL, Uiltrasporti/UIL
© 28 Giugno 2011
