La rinascita di SGT
Irene ha undici anni. Non sa ancora cosa vuol fare da grande, per il momento le piacerebbe diventare campionessa olimpica di ginnastica artistica.
Intanto si diverte a fare rondate (una specie di ruota, in cui io non mi cimenterei nemmeno sotto la minaccia delle armi). Un sogno (diventare campioni, non fare la ruota) condiviso dai tanti altri giovani che sabato pomeriggio hanno animato il saggio di fine anno della rinnovata Società Ginnastica Triestina in un Palachiarbola pieno fino all’orlo a testimonianza dell’affetto che circonda questa società che, appena due anni fa, era sull’orlo del fallimento a causa della sconsideratagestione della presidenza Tonon.
Applausi per tutti, anche per i neo-assessori allo sport di Comune e Provincia intervenuti alla festa.
Festa che diventa vetrina in cui esporre tutte le attività, agonistiche e non, per grandi e piccini, offerte dalla SGT: dalla pallacanestro, che nella sezione femminile è arrivata ad un soffio dalla serie A2 proprio pochi giorni fa, alle movenze eleganti del Tai Chi Chuan, attività per qualsiasi età.
Una festa che segna la fine definitiva di un periodo da dimenticare e che indica la strada da riprendere, quella di una società storica che ha cresciuto intere generazioni di sportivi triestini e che ha tutte le intenzioni di continuare a farlo.
Perchè Irene ha undici anni e vorrebbe diventare campionessa olimpica.
© 13 Giugno 2011