Miracolo Edera!
di adminwp
Il presidente “rottamatore” dell’Edera Alessandro Claut aveva promesso il colpo di scena e così é stato. Un cambio di allenatore in corsa forse sarà una cosa molto calcistica, ma bisogna dargli atto: stavolta ha fatto centro.
L’Edera che ormai non ti aspettavi più vince i suoi Fantasmi e vince pure la quarta gara della serie contro i Ghosts, impartendo ai padovani una severa lezione di hockey. I triestini come dicevamo, sotto per 2 gare a 1, vanno a Padova per giocarsi il tutto per tutto e, esonerato coach Rusanov (a cui rivolgiamo un applauso: l’Edera è in finale grazie anche a lui), piazzano alla direzione della panchina nientemeno che Bostjan Kos, il difensore sloveno che si era infortunato in gara2 a Padova. “Kedna” è un classe 1976 che ha sempre dimostrato il piglio dell’uomo squadra: ci aveva commosso l’attaccamento alla maglia dimostrato in tutta la serie finale quando, con la mano facciata e la canotta rossonera è stoicamente rimasto in panchina a far coraggio ai suoi compagni.
E poi il ds Florean che si mette umilmente a servizio della squadra per aprire la porta della balaustra durante i cambi, il presidente Claut che corre su e giù per gli spalti facendo scongiuri scaramantici, i ragazzi che si scambiano di continuo incitamenti e pacche sulle spalle..
Scene da libro Cuore. Scene che vanno premiate.
E questa vittoria è davvero tutta sua: da tempo non vedevamo più la squadra giuliana così motivata, così ben schierata in campo e soprattutto lucida.
Fredda e spietata. Il tabellone a fine gara recita “3-7”, ma la realtà ci racconta di un gol assolutamente inesistente concesso al Padova e di un altro a fine partita con l’Edera ormai già con la testa proiettata a mercoledì 1 giugno. Perché come giustamente ha rimarcato il neo-coach, “ieri abbiamo vinto una gara strepitosa, ma ora dobbiamo concentrarci sulla gara di mercoledì. In questa gara il Padova non era concentrato, vedeva già la coppa in spogliatoio e ha perso. Noi non dobbiamo fare lo stesso errore”.
Padovani irriconoscibili, infatti, in particolare due delle colonne delle precedenti gare: il Comencini autore della quadrupletta di gara3 stavolta era la pallida imitazione di se stesso. E il giovane portiere Facchinetti oggi purtroppo si è inchinato a raccogliere il disco solo sette volte perché almeno 5 pali hanno avuto pietà di lui.
Non c’é invece nè un migliore nè un peggiore tra gli ederini: per la prima volta in questa finale la prova è stata co-ra-le.
Appuntamento a mercoledì 1 giugno al PalaChiarbola, adesso è davvero 50%-50%.
E questa volta gli assenti non sono giustificati.
AHP Padova Ghosts – Edera Trieste 3-7 (1-2)
AHP Padova Ghosts: Facchinetti (Riva); Frigo, Mosele, Mantese, Comencini; Zanin, Berto, Rigoni, Marcon, Zaccaria F., Zaccaria M.. All. Marobin
AS Edera Trieste: Peruzzi (Camin); Mariotti, Simsic, Ambrosi, Frizzera, Zerdin, Krivic, Lutz, Andreotti, Sorrenti, Mazzacane, Klenk. All. Kos
Marcatori; Padova: Mantese, Frigo, Zaccaria F.; Trieste: Klenk (2), Mariotti, Lutz, Frizzera, Zerdin, Krivic.
Albo d’oro del Campionato Italiano HIL
1996 All Star Milano
1997 Auer Ora Bolzano
1998-99 Hc Milano 24
1999-00 Avalanche Bolzano
2000-01 Dragons Gallarate
2001-02 Dragons Gallarate
2002-03 Ghosts Padova
2003-04 Asiago Vipers
2004-05 Asiago Vipers
2005-06 Asiago Vipers
2006-07 Asiago Vipers
2007-08 Asiago Vipers
2008-09 Asiago Vipers
2009-10 Asiago Vipers
© 26 Maggio 2011