La Voce di Trieste

“Chess”, il musical degli Abba e di Tim Rice a Trieste

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Dal 13 aprile al Teatro Rossetti: appuntamento da non perdere

Chess, scacchi. È questo il titolo del musical che – nella stagione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – rappresenta  uno degli appuntamenti più eclatanti: innanzitutto perché quella di Trieste – dal 13 al 17 aprile – è l’unica tappa in programma al di là  dei confini inglesi. Si tratta dunque di una straordinaria esclusiva e di una novità assoluta per l’Italia, dove non è mai andato in scena prima.

L’allestimento – prodotto da Michael Harrison Entertainment per lo UKTour – è di eccellente livello: a renderne atto è l’ambìto premio What’s on Stage Award che lo spettacolo si è aggiudicato poche settimane fa, quale “miglior produzione”. E in effetti, la grande scacchiera che si illumina sul palcoscenico – leitmotiv figurativo del musical – il raffinato sfarzo dei costumi (che trasformano l’ensemble in pedine bianche e nere), l’allestimento tecnologicamente  all’avanguardia non lasciano posto a dubbi in questo senso.

Ma il clou di Chess sono le musiche nate dal genio degli ABBA (i compositori sono Biörn Ulvaeus e Benny Anderson) e le liriche che portano la firma di Tim Rice, autore di capolavori assoluti come Jesus Christ Superstar, Evita, Il Re Leone… un artista che ha meritato tre Premi Oscar, numerosi Tony, Grammy e una stella sulla celebre Walk of Fame a Hollywood e che per assistere a una delle repliche del musical in Italia, il 15 aprile, sarà a Trieste, dove gli verrà tributato il Premio Internazionale dell’Operetta (cerimonia aperta al pubblico).

I due componenti maschili degli ABBA, Björn Ulvaeus e Benny Andersson, assieme a Tim Rice composero Chess come  concept – album prima di trasferirlo in forma di musical sulle scene del West End londinese, nel 1986: lo spettacolo ebbe successo e rimase al Prince Edward Theatre per tre anni; nel 1988 approdò a Broadway.

È affascinante e un po’ insolito per il musical, il tema affrontato da Chess: ambientato durante la guerra fredda, ha come protagonisti due fra i migliori giocatori di scacchi al mondo: l’uno è russo, l’altro americano. Il loro confronto supera i confini della partita e tocca l’universo dell’amore: la vera vittoria infatti sarà il cuore di una donna. Il triangolo amoroso si complica poi sullo sfondo di intrighi politici e cospirazioni internazionali, la cui evoluzione è punteggiata da canzoni celeberrime.

Fra queste vanno di ricordate One Night In Bangkok che ha conosciuto una popolarità planetaria negli anni Ottanta, grazie alla versione di Murray Head. La delicata I Know Him So Well – nota nell’interpretazione di artiste come Barbra Streisand e Whitney Houston – è stata acclamata recentemente come uno dei migliori duetti della storia del musical. Potremmo continuare a elencare titoli noti – Heaven Help My Heart, Nobody’s Side, Pity the Child, Anthem – ancor più travolgenti quando si trasformeranno sul palcoscenico in note.

E a questo proposito va evidenziato lo spirito innovativo e la fantasia del regista di questa produzione, Craig Revel Horwood – una celebrità nel suo campo – che ha orchestrato danza, canto, recitazione e sorprese dell’allestimento, introducendo quella che è una sua cifra stilistica, ma che per il pubblico italiano sarà una trovata del tutto inedita. Egli rinuncia all’orchestra in buca, ma solo perché a eseguire la colonna sonora dello show dal vivo sono i suoi stessi attori, in scena, durante l’azione.

Gli interpreti sono nel loro assieme di grande rilievo: James Fox – una vera star – (che interpreta L’Americano) e Shona White (Florence Vassy), Daniel Koek (Il Russo), Poppy Tierney (Svetlana), James Grame (Walter), Steve Varnom (Molokov) e David Erik (L’Arbitro), che ammireremo nelle parti principali hanno tutti in carnet ruoli di primo piano nei più quotati musical londinesi, da Wicked a The Phantom of The Opera.

L’Ensemble, numerosissimo, completa l’ottimo cast: ne fanno parte Curtis Angus, Esther Biddle, Ollie Boorman, Gregory Clarke, Jennifer Douglas, Peter Dukes, Alexander Evans, Kate Feldschreiber, Christian Gibson, Joanna Hickman, Matthew James Hinchliffe, Verity Jones, Michelle Long, Martin McCarthy, Tarek Merchant, Helen Power, Charleen Qwaye, Sioned Saunders, Kate Robson Stuart, Alex Tomkins, Bernd Windhoffer.

Il team creativo, è composto dai già citati Tim Rice (liriche), Björn Ulvaeus & Benny Andersson (musiche), Craig Revel Horwood (regia e coreografie), e da Sarah Travis (orchestrazione), Christopher Woods (scene), Greg Arrowsmith (direttore musicale), Ben Cracknell (lighting designer), Colin Pink (sound designer), Jack James (video designer).

Il musical verrà proposto in lingua originale con i sottotitoli in italiano.

Lo spettacolo va in scena mercoledì 13 aprile alle 20.30, giovedì 14 alle 16.00 e alle 20.30, il 15 alle 20.30, sabato 16 alle 16.00 e alle 20.30 e domenica 17 aprile alle 16.00.

Informazioni sui prezzi e sulla disponibilità di biglietti sono a disposizione presso i punti vendita dello Stabile regionale e sul sito www.ilrossetti.it. Informazioni anche al centralino del Teatro, 040-3593511.

© 12 Aprile 2011

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