La Voce di Trieste

“Paesaggio fragile”, personale di Fulvio Dot

di

Sabato 16 aprile l’inaugurazione presso la Galleria Rettori Tribbio

Fulvio Dot torna a Trieste con Paesaggio Fragile. La personale, che raccoglie la sua  più recente produzione pittorica, si inaugura sabato 16 aprile alle ore 18.00 presso la Galleria Rettori Tribbio di piazza Vecchia. Sulle tele esposte, nuovi materiali come spago o pagine bruciate di qualche vecchio libro arrivano ad arricchire alcuni tra i più classici soggetti del pittore monfalconese: gli scorci di una Grecia idilliaca e le vedute urbane che hanno reso inconfondibile e apprezzato il suo stile. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 29 del mese con i seguenti orari: dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle ore 17.00 alle 19.30 nei giorni feriali, dalle ore 11.00 alle 12.30 nei festivi. Chiuso il lunedì.

Fulvio Dot ha un modo tutto suo d’intendere il figurativo. Nella sua arte, il reale altro non è che pretesto alle incontenibili divagazioni decorative con cui il ricordo trasfigura solidità e prospettive. Sono cartoline, le sue, che sempre più a fatica s’ancorano ai confini di un preciso genere pittorico. Paesaggi che, oggi, si fanno più che mai fragili. Fragili perché soggetti all’erosione che il tempo mette in atto sulle immagini mentali. Fragili, in spaccati d’attualità, perché vittima dell’incuria dell’uomo. Così, le fondamenta dei suoi edifici lasciano spazio a vuoti di bianco, simili all’inesorabile lacuna di un ricordo ormai perduto. Lo spago, tenace, cerca forse invano di cucire ciò che resta di quell’idea perfetta, sempre più desolantemente degradata dall’indifferenza di chi pur l’ha messa in piedi. E lo fa con amore, quasi la mano mettesse in atto il bisogno frustrante di sconfiggere lo scorrere del tempo. O magari (perché no?) di salvare quello stesso residuo di figurativo dai voli di una mente inarrestabile, creativa all’estremo, che l’arte stessa chiama su una strada nuova. Una strada a cui Fulvio Dot si avvicina, oggi, con curiosità. E di cui però, come chiunque si stacchi da un appiglio fragile, ha umanamente paura.

Nato nel 1956 a Monfalcone (Go), Fulvio Dot ha iniziato la sua formazione conseguendo il diploma di maestro d’arte in decorazione pittorica presso l’istituto statale d’Arte “Max Fabiani” di Gorizia, cui ha fatto seguire una laurea in Architettura presso l’Università di Venezia. Inizia ad esporre nel 1976, riscuotendo immediatamente numerosi consensi dalla critica specialistica e dal pubblico. Vari ed importanti sono i riconoscimenti ottenuti nella sua ormai ultraventennale esperienza. Sue opere si trovano in permanenza presso enti pubblici e collezioni private, sia in Italia che all’estero. Ha inoltre creato una linea di design che comprende vasi, tappeti, specchi ed altri complementi d’arredo.

© 15 Aprile 2011

Galleria fotografica

La locandina

Sfoglia online l’edizione cartacea

Accedi | Designed by Picchio Productions
Copyright © 2012 La Voce di Trieste. Tutti i diritti riservati
Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trieste - n.1232, 18.1.2011
Pubblicato dall'Associazione Culturale ALI "Associazione Libera Informazione" TRIESTE C.F. 90130590327 - P.I. 01198220327
Direttore Responsabile: Paolo G. Parovel
34121 Trieste, Piazza della Borsa 7 c/o Trieste Libera
La riproduzione di ogni articolo è consentita solo riportando la dicitura "Tratto da La Voce di Trieste"