La Voce di Trieste

Il presente ed il futuro del nostro Museo

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Le prime sale del museo civico di storia naturale (Parte terza)

 

A distanza di pochi mesi dall’apertura, il nostro Museo civico di Storia Naturale sta assumendo la sua vera fisionomia. Finalmente ubicato in un edificio moderno e molto ampio, questo organismo scientifico permanente, oltre a proseguire con le più svariate attività di ricerca, ha iniziato a promuovere nuove attività, mettendosi a disposizione del suo pubblico. Come appunto prospettato dall’ICOM (International Council Of Museums) “Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo; è aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali dell’umanità e del suo ambiente: le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto”.
In una nuova prospettiva, allo scopo di contribuire ad ampliare la cultura scientifica anche ai più piccini, per la prima volta domenica 28 novembre, ha presentato un nuovo progetto educativo di tipo informale, uno spettacolo teatrale, intitolato “Avventure al Museo”. Questa rappresentazione completamente gratuita è stata ambientata nella preistoria. Gli uomini primitivi, con un racconto animato, hanno accompagnato i bambini a conoscere le storie degli animali delle caverne e alcuni aspetti della vita nelle grotte, dalla scoperta del fuoco a quella della ruota e della caccia. Questa iniziativa, promossa dal Servizio Civici Musei Scientifici, ideata dall’Associazione Tutela Onlus in collaborazione con la Federazione del Volontariato di Trieste e con l’Associazione Melanie Klein, è stata indimenticabile. Osservando le facce talvolta sorprese e spesso incantate dei più piccoli, tra i quali mio figlio, posso confermare che nulla è stato così efficace nel far comprendere a queste menti giovani e ancora malleabili, con un approccio educativo innovativo, gli albori della civiltà umana.
Inoltre, in questa occasione i bambini, con i loro genitori, hanno potuto partecipare, in una sala appositamente allestita, ad un Laboratorio di Paleontologia. Con l’aiuto del personale del Museo sono stati invitati a riprodurre dei calchi in gesso di numerosi fossili che, una volta asciugati, sono stati portati a casa. Questo primo approccio per rilanciare l’educazione scientifica anche tra i più giovani ha posto le basi per un positivo legame tra questa istituzione e i suoi cittadini più piccoli che si perpetuerà facilmente in una abituale frequentazione. È noto a tutti come le esperienze fatte in prima persona, che mettono in atto processi di coinvolgimento attivo, conducano ad un  apprendimento significativo, soprattutto se proposto sotto forma ludica.
Su questa scia di innovazione metodologica, il nostro Museo, considerando che la nuova società basa tutto su un informazione immediata ed efficace, ha posto in essere una nuovo modo di comunicazione delle proprie ricerche. Il tradizionale metodo di trasmissione della cultura scientifica che utilizza un linguaggio specifico e pertanto considerato difficile, è stato sostituito con quello delle immagini. Comodamente seduti, i ragazzi possono guardare dei video proiettati a ripetizione sugli scavi paleontologici effettuati dal Museo negli ultimi dieci anni: quello sui pesci fossili di Trebiciano e lo scavo del giacimento fossilifero a Villaggio del Pescatore per il recupero del dinosauro Antonio. Si osserva, in maniera molto chiara, come gli operatori interni al Museo hanno indirizzato in primis i loro sforzi per catturare l’interesse di una certa fascia d’età che di solito oppone resistenza alla frequentazione assidua di questo luogo: quella dei bambini e degli adolescenti.
Questa nuova realtà culturale non più ancorata ad un vecchio modo di presentare i suoi tesori scientifici, sta cercando anche di dare nuovo impulso ai programmi educativi a supporto delle attività formative della Scuola.
Oltre a proporre una visita didattica alla scoperta dell’affascinante mondo della Paleontologia, offrirà tra breve una proposta educativa molto interessante. Sarà possibile effettuare un’esperienza di “Laboratorio Paleontologico” in itinere, cioè un laboratorio in cui, con la guida di una breve spiegazione, ci si può creare con le proprie mani un calco di un fossile visto durante il percorso espositivo del Museo.
Attualmente, si può realizzare anche un percorso tematico di Entomologia per le Scuole. Oltre ad una breve visita alle sale dedicate allo sviluppo storico del concetto di Museo, dove vengono esposte le raccolte didattiche antiche di vari insetti, si possono visitare su richiesta i nuovi depositi che custodiscono oltre un milione di esemplari.
Ma il novello Museo vuole espandere la sua essenzialità al di fuori della sua realtà fisica, nel mondo virtuale. Tutti i cittadini possono rivolgersi per qualsiasi questione scientifica a questa istituzione grazie allo “Sportello Natura”, avvalendosi di una semplice e-mail.
Infine, in un’ottica di collaborazione tra diversi enti atti a svolgere progetti di accrescimento della cultura, ma anche di momenti di utilizzo del proprio tempo libero, il Museo ha stretto una cooperazione con il Gruppo Speleologico Flondar di Duino Aurisina, in merito alla fruizione del giacimento paleontologico di Villaggio del Pescatore, sito in cui è stato ritrovato il dinosauro chiamato affettuosamente Antonio. La Soprintendenza ai Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia ha espresso parere favorevole per avviare le prime visite guidate a scolaresche e a gruppi di turisti ad opera dei volontari Gruppo Speleologico Flondar di Duino Aurisina. Tra poco verrà allestito un percorso corredato da pannelli esplicativi ed un plastico del dinosauro posizionato proprio nel punto esatto del rinvenimento e a primavera del 2011, partirà questo progetto sinergico tra queste due realtà istituzionali.
Si avrà la possibilità di visitare, in una prima fase, le sale paleontologiche del Museo, prevedendo successivamente con i volontari, alla domenica, una perlustrazione a questo importante sito, ormai famoso in tutto il mondo. Finalmente un modo per coniugare cultura scientifica e gite fuori porta nel fine settimana.
Il percorso di innovazione di intenti intrapreso da questa nostra istituzione proseguirà con nuove esperienze didattiche e nuove proposte. Ora siamo ancora in una fase iniziale. Aspettiamo l’apertura delle nuove sale al primo piano convinti che ci sapranno appassionare. La più giusta conseguenza a questi smisurati sforzi in un periodo di crollo della cultura scientifica e mancanza di fondi sarebbe anche un cambiamento nell’atteggiamento di noi visitatori, quello di considerare il Museo una struttura fruibile SEMPRE.
Sono convinta che in fondo a noi stessi, sepolto da qualche parte, ci sia un forte impulso promosso dalla curiosità innata in ciascuno di noi, che ci spinge a farci domande sui  perché, come in ogni bambino. Perché siamo qui, perché il cielo è azzurro, perché… Beh, alla prima domanda ognuno di noi darà una risposta diversa, ma alla seconda, soltanto un’istituzione che si concretizza nella ricerca scientifica, come il nostro Museo civico di Storia Naturale può replicare.

 

 

MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE DI TRIESTE
Via dei Tominz, 4 – 34139 –Trieste
Tel. 040 6758658 Fax 040 6758230
Orario apertura: da lunedì a venerdì 9 –13
Laboratori Paleontologico ed Entomologico – solo su prenotazione
www.retecivica.trieste/triestecultura/musei/scientifici

SPORTELLO NATURA
Lo sportello natura offre ai cittadini le “istruzioni per l’uso” per una migliore comprensione e un corretto utilizzo dell’ambiente naturale, del sapere scientifico e delle loro risorse.
Si articola in:
– Servizi di consulenze e perizie su molteplici aspetti del modo naturale (informazioni su piante e animali “sconosciuti”, ritenuti dannosi o infestanti, dal riconoscimento di rocce e fossili, ai nidi articiali per uccelli e pipistrelli, dal giardinaggio biologico, ai problemi di gestione di lupi e cinghiali);
– Biblioteca scientifica specializzata a consultazione gratuita;
– Corsi di formazione e specializzazione rivolti a docenti, operatori di pronto intervento e pubblica sicurezza, polizia ambientale, corpi forestali, professionisti, gestori di aree protette, associazioni e gruppi di cittadini;
– Assistenza scientifica in progetti naturalistici, programmi didattici, tesi e dottorati;
– Atlanti, censimenti e ricerche scientifiche, aperte alla partecipazione volontaria dei cittadini, su ambienti e specie locali;
– Gestione, studio e ripristino di aree naturali ed urbane, degradate o minacciate.
sportellonatura@comune .trieste.it

GRUPPO FLONDAR
Reperibilità per informazioni a visite didattiche e turistiche al sito paleontologico del dinosauro Antonio
Biblioteca Comunale del Villaggio del Pescatore
Lunedì ore 16.00-19.00
Tel. 040 208052

© 12 Gennaio 2011

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