“Tesla” al Teatro dei Fabbri
Arriva al Teatro dei Fabbri di Trieste nell’ambito della rassegna “Aifabbri2”, dal 16 al 19 novembre, e a Udine al Teatro San Giorgio, dal 15 al 16 dicembre, lo spettacolo di Ksenija Martinović e Federico Bellini Tesla (una co-produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e La Contrada Teatro stabile di Trieste) dedicato alla figura dello scienziato a cui si deve l’invenzione, decisiva, della corrente alternata, e altri 700 brevetti che orientano e determinano il vivere dei nostri giorni. Nikola Tesla fu tra i massimi scienziati e inventori dell’inizio del Novecento. Nel 1901 intraprese il suo progetto più ambizioso: la torre Wardenclyffe, quella che sarebbe potuta essere la svolta epocale per l’umanità, ovvero la produzione di energia elettrica gratuita per tutti e in ogni luogo. Lo scienziato si era accordato con il più grande banchiere dell’epoca, J.P. Morgan, per la costruzione di una o più torri in grado di veicolare onde radio. Giunto ormai però quasi al termine del lavoro, si vide rifiutato un ultimo finanziamento per completare il progetto. Questo episodio segnò il declino del Tesla inventore, l’ostracismo di Wall Street e quindi di tutti coloro che avrebbero potuto finanziare tale incredibile scoperta. Lo spettacolo ripercorre questa vicenda non sempre ricordata dalle cronache odierne, e spesso oggetto di scetticismo da parte della scienza ufficiale, attraversando i generi teatrali, dalla narrazione alla rappresentazione, fino alla performatività, dove il corpo dell’attrice Ksenija Martinović diventa macchina e produttore di energia, quasi fosse una creazione stessa dell’inventore. Ad una prima parte in cui Ksenija Martinovic racconta il suo legame con Tesla attraverso esperienze biografiche, succede una seconda in cui ci troviamo catapultati nei primi del Novecento, dove ascoltiamo lo sviluppo della trattativa tra J.P. Morgan, Tesla e altri alfieri del capitale, simboleggiata da una ideale macchina di microfoni che dà voce ad ogni singolo personaggio. Seguiamo quindi l’inizio e la costruzione della torre di Wardencliffe (tramite un sovrapporsi di aste di microfoni) e, per metafora, dell’ascesa di Tesla, a cui segue il repentino declino e l’esaurimento nervoso che nei fatti sancì il fallimento dell’impresa.
© 13 Novembre 2023