La Voce di Trieste

Recital pianistico di Letizia Michielon al Teatro Miela

Prosegue al Teatro Miela, il 14 novembre alle ore 18.00, il progetto di esecuzione integrale delle sonate per pianoforte di Ludwig van Beethoven affidato alla pianista compositrice Letizia Michielon. La pianista veneziana terrà una breve conferenza introduttiva dal titolo Della Gioia e dell’Amore, comprendente proiezioni di immagini messe gentilmente a disposizione dalla Biblioteca Beethoveniana di Muggia. Seguirà l’interpretazione delle Sonate op. 101 e op. 106, precedute da un breve brano di sua composizione dedicato a Beethoven. Elaborata nel 1814, l’op. 101 inaugura il gruppo delle ultime cinque sonate per pianoforte che rappresentano, insieme alle Variazioni su un tema di Diabelli, la summa del testamento beethoveniano per tastiera. Il compositore si incammina per nuove vie e, in una sintesi suprema del proprio linguaggio, cerca di tradurre in suono quell’ideale di gioia che attraversa tutto il suo percorso creativo. La sperimentazione formale e contrappuntistica prosegue nella celebre “Hammerklavier”, la più monumentale sonate pianistiche beethoveniane. Dopo una lunga serie di schizzi preparatori, l’op. 106 viene alla luce tra il 1817-18 e la sua genesi si intreccia alle visioni della Messa Solenne, il progetto di una Cantata in onore dell’Arciduca Rodolfo d’Asburgo e l’ideazione dei primi due movimenti della Nona Sinfonia. L’imponenza architettonica di questo capolavoro è sorretta da due principi: il conflitto tra due tonalità ‘lontane’ (si bemolle, la luce; si minore, l’oscurità, la «tonalità nera»); e l’intervallo di terza, che unifica il materiale armonico e tematico. La struttura mirabile appare così come un colossale tempio eretto per rendere omaggio alla potenza creatrice divina e all’amore che sorregge l’universo, a partire dalla relazione trinitaria di cui la terza è simbolo. A introdurre queste due opere monumentali un breve haikū per pianoforte, Dell’Aurora, dedicato a Maria Zambrano, Toshio Hosokawa e L. van Beethoven. Il breve componimento trae ispirazione dall’omonimo saggio della filosofa spagnola Maria Zambrano, dall’Haiku for Pierre Boulez di Toshio Hosokawa e dalla celebre Sonata op. 53 di Beethoven (“Aurora”), brani dai quali vengono citate, in modo velato, alcune cellule motiviche. Parte di un più ampio ciclo pianistico dedicato agli Studi sull’oscurità, l’haiku esplora il concetto di rinascita che caratterizza ogni trasformazione interiore. In relazione dialettica con la notte e proteso verso la luce di terre inesplorate, l’haikū si inarca con concisione calligrafica tra due orizzonti, sospeso nel tempo dell’ascolto. Prevendita presso biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. www.vivaticket.com

© 9 Novembre 2023

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