Il teatro a Rozzol Melara con “Unonessunocentomila – La libertà dei ciottoli”
È Rozzol Melara, il celebre complesso triestino di case popolari progettato da Carlo Celli e ispirato allo stile brutalista di Le Corbusier, l’inedita scena del quinto appuntamento con Vettori, il progetto di Residenze Artistiche della Contrada. Protagonisti di questa quinta residenza sono le compagnie Kronoteatro e Maniaci d’Amore in Unonessunocentomila – La libertà dei ciottoli, un progetto in tre fasi che indaga drammaturgicamente il tema della libertà, in particolare la libertà di scelta. La prima fase ha preso corpo proprio alla Contrada di Trieste e sarà presentata al pubblico con una emozionante lettura scenica domenica 11 dicembre alle ore 18 a Rozzol Melara, a Trieste, nello snodo vicino alla Farmacia e al Circolo Auser, dal lato di via Carlo De Marchesetti. Dopo le esperienze con le residenze di Paola Pisani con l’installazione/performance Binah alla Chiesa di San Silvestro, e di Matteo Carvone e la sua danza in Paradisi al Mercato Coperto di Trieste, il Teatro La Contrada continua a portare l’arte anche fuori dal palcoscenico per avvicinarla a tutti i cittadini. Da complesso urbano, quotidiano e residenziale, Rozzol Melara diventa dunque spazio artistico aperto non solo agli appassionati di teatro, ma alla cittadinanza tutta. Da complesso urbano, quotidiano e residenziale, Rozzol Melara diventa dunque spazio d’arte aperto non solo agli appassionati di teatro, ma anche a tutti i cittadini. E non a caso, perché al centro di questa prima fase del progetto Unonessunocentomila – La libertà dei ciottoli c’è la famiglia, in particolare «il “Padre” e l’Eredità, concetti ingombranti e al contempo assenti che si lasciano dietro dubbi e ferite», spiegano Kronoteatro e Maniaci d’Amore. Con stile acido eppure candido, emerso già nello spettacolo “La Fabbrica degli Stronzi”, gli artisti vogliono metterci di fronte agli aspetti più agghiaccianti dell’istituzione famigliare: le sue verità scivolose e il mistero di cosa ereditiamo mentre il mondo va spegnendosi. Ingresso gratuito su prenotazione – contrada@contrada.it / 040 948471
© 5 Dicembre 2022