La Voce di Trieste

Cerimonia di Premiazione del I Premio Internazionale “Rainer Maria Rilke” Duino Aurisina

Con la Cerimonia di Premiazione del I Premio Internazionale “Rainer Maria Rilke” Duino Aurisina si conclude l’iniziativa di Gruppo Ermada Flavio Vidonis in partenariato con Poiein, organizzatrice anche del Premio Internazionale “Franco Fortini”. La Cerimonia si terrà sabato 16 ottobre alle ore 11.00 presso la sala del Bunker del Castello di Duino. Il borgo così celebra la poesia, grazie al ricordo della grandezza di Rainer Maria Rilke e delle sue Elegie duinesi, nonché invita i cittadini e gli appassionati a seguire gli eventi di letteratura, grazie alla stagione autunnale del festival Duino&Book. Di primaria importanza per il territorio del Friuli – Venezia Giulia, regione al centro dell’Europa e della sua cultura, di vocazione internazionale per la volontà di lavorare sulle traduzioni di opere di poesia, il Premio è sostenuto dal Comitato d’Onore composto da Massimiliano Fedriga (Presidente della Regione Friuli – Venezia Giulia), Daniela Pallotta (Sindaco di Duino Aurisina), Dimitri Della Torre e Tasso (Principe di Duino), Paolo Petiziol (Console Onorario della Repubblica Ceca – per il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige), Nevenka Grdinić (Console Generale della Repubblica di Croazia a Trieste), Sabrina Strolego (Console Onorario d’Austria Trieste), Vojko Volk (Console Generale della Repubblica di Slovenia a Trieste), William Turner (Rettore UWC Adriatic – Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico ONLUS) e Massimo Romita (Presidente Gruppo Ermada Flavio Vidonis). Al bando di concorso che ha dato il via ufficiale alla rincorsa per i primi vincitori 2021 del Premio hanno partecipato 179 autori. La Giuria composta dai poeti Elisabeth Faller, Christian Sinicco e Mary Barbara Tolusso, ha preso in esame le opere di autori viventi in tutte le lingue, comprese quelle minoritarie, e ha selezionato una rosa di dieci finalisti. Per l’opera edita di poesia i finalisti della prima edizione sono: Lorenzo Chiuchiù ne Le parti del grido (Effigie 2018) indaga il dolore e l’assurdità della vita, che hanno come contraltare la bellezza e l’intensità, anche dei sentimenti; Stelvio Di Spigno con Minimo umano (Marcos y Marcos 2020) percorre il tema del tempo e quello degli uomini pronti a rubarsi “a vicenda il senso del domani”, mentre all’orizzonte si staglia il profilo indefinito del mondo, di “chi dorme” ironicamente “il sonno della felicità”; Franca Mancinelli in Tutti gli occhi che ho aperto (Marcos y Marcos 2020) ricostruisce attraverso aforismi e un immaginario legato alla natura il corpo della poesia; Nina Nasilli con Prossimità (Book Editore 2019) desidera condurre il lettore in ciò che si avvicina e che è imminente, indagando i temi dell’assenza e le modalità per percepire nuovamente l’esistenza; Alfonso Maria Petrosino con Nature morte e vanità (Vydia 2020) presenta un ciclo di sessanta sonetti ispirati a variazioni sui temi della natura morta e sulla vanità umana. I finalisti della sezione dedicata alle poesie singole sono invece Sergio Cicalò, Marco Esposito, Valerio Grutt, Massimiliano Marrani e Lucia Triolo. La prima edizione del Premio Internazionale Maria Rilke Duino Aurisina si lega anche alle celebrazioni dantesche, in particolare al verso “trasumanar significar per verba” del Paradiso: è impossibile esprimere ciò che va oltre i limiti dell’umano, ma l’esperienza diretta della “trasformazione”, attraverso la poesia della vita, può condurre a fruire della “grazia” del conoscere. Anche la domanda di Rilke “Se pur gridassi, chi mi udrebbe dalle gerarchie degli angeli?” si rifà al celebre verso dantesco e, inaugurando le Elegie duinesi, pone ai lettori l’interrogativo su come esprimere econdividere la natura umana. Il leitmotiv del Premio è stato appunto quello di portare a conoscenza le opere di poeti contemporanei che in modo diverso rispondono alle domande e alle invocazioni, anche di Dante e di Rilke, tra intuizione, espressività del linguaggio e indagine sull’esistenza.

© 15 Ottobre 2021

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