La Voce di Trieste

Mostra “ Leonor Fini. Memorie triestine” prorogata

In considerazione del grande successo di pubblico, la mostra Leonor Fini. Memorie triestine, allestita al Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste, è stata prorogata fino al 19 settembre. Ideata e curata da Marianna Accerboni e realizzata in coorganizzazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, offre, con l’esposizione di più di 250 pezzi per la maggior parte inediti, rari e di provenienza triestina (disegni, dipinti, acquerelli, incisioni di Leonor, porcellane decorate e bozzetti per le stesse, documenti, libri, affiche, lettere, foto, video interviste, abiti appartenuti all’artista e a un approfondimento sul piano letterario e grafologico della sua personalità) una rilettura del tutto nuova della personalità e della creatività dell’artista (Buenos Aires 1907 – Parigi 1996), attraverso il suo intenso e fondamentale rapporto con Trieste, città d’origine della madre, e un approfondimento sul clima culturale della Trieste del Novecento. Qui Malvina Braun condusse la figlia nel 1908 e così Leonor si formò sul piano sul piano artistico culturale e su quello umano e personale fino all’età di circa vent’anni, in un milieu cosmopolita e avanzatissimo, rimanendo sempre molto legata a quella che riteneva la sua “città degli affetti”. Per tali motivi la mostra è stata molto apprezzata non solo dai triestini ma anche da un pubblico internazionale, proveniente da varie città italiane ed europee, che ha condiviso il linguaggio multimediale della rassegna, in cui all’arte visiva sono associate musiche surrealiste ed essenze profumate inedite e luci create ad hoc. Tra i visitatori di rilievo, il pittore Serse Roma e l’archistar tedesca Andreas Kipar, uno dei maggiori esperti internazionali di architettura del paesaggio, che si è molto entusiasmato in particolare per i profumi “Lolò” e “Kot”, che interpretano originalmente la personalità di Leonor e le sue predilezioni affettive. Un’artista, la Fini, che continua ad affascinare il pubblico per il suo grande, originale e poliedrico talento, per il mistero che aleggia in molte sue opere esposte, alcune delle quali toccano l’esoterismo e una realtà altra. E per il suo spirito antesignano di femminista ante litteram, che seppe anticipare di più di mezzo secolo, anche facendo del suo stesso corpo un’opera d’arte, alcune tendenze dell’arte contemporanea, attraverso un raro intuito per la comunicazione, disciplina palesatasi per altro nella Trieste dell’Ottocento con le Assicurazioni Generali. Sabato 28 agosto avrà luogo nell’orario di apertura della mostra l’evento Bacheche aperte, in cui i visitatori potranno, in numero contingentato, sfogliare alcuni dei rari e spesso introvabili libri racchiusi nelle bacheche (prenotazioni al 335 6750946). Dopo i laboratori di fumetto per i bambini, l’attenzione per i giovanissimi nell’ambito della rassegna prosegue con il concorso Il più bel gatto del mondo, aperto ai bambini dai 6 ai 12 anni e ispirato alla grande passione di Leonor Fini per questo animale, principale motivo ispiratore della sua arte e protagonista della sua vita privata. I piccoli artisti possono ispirarsi in mostra, dove la figura del gatto è molto presente, e creare le loro opere nello stesso spazio espositivo, seguiti dalla curatrice, oppure a casa (info e iscrizioni 335 6750946). L’esposizione è visitabile da mercoledì e domenica tutti i pomeriggi dalle 17 alle 20, il sabato e la domenica anche dalle 10 alle 13. Sono previste visite guidate venerdì e sabato alle 18.30 e la domenica alle 11.30 e alle 18.30. Per raggiungere il Magazzino 26 sono disponibili i bus linea 6, fermata Polo museale, e linea 80 (info 335 6750946). Per maggiori informazioni: leonorfinimemorietriestine@gmail.com

© 24 Agosto 2021

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