“Jezabel” al Rossetti
Scritto nel 1936 Jezabel di Iréne Némirovsky è un romanzo molto antesignano e per molti versi inquietante se guardato con gli occhi di oggi, per quante sono le attinenze con il nostro tempo. Diretto da Paolo Valerio, nell’adattamento di Francesco Niccolini, diviene ora uno spettacolo, con al suo centro la figura di una donna che non riesce ad accettare di invecchiare: una notevole prova d’attrice per Elena Ghiaurov. Anche nel nostro presente sembra non esserci più posto né comprensione per la fragilità, l’imperfezione, la vecchiaia. Ed un’attrice intelligente, sensibile, affascinante come Elena Ghiaurov si addentra in questa riflessione, incarnando un personaggio ricco di inquietanti suggestioni e di verità. Il sipario si apre su un processo in cui la protagonista è accusata di omicidio. La donna, sessantenne ed ancora molto bella, avrebbe ucciso il proprio amante di quarant’anni più giovane. A ritroso si percorre dunque la sua vita, scoprendola capace di superare più di un matrimonio, gravi lutti, difficoltà, ma non di affrontare la paura di invecchiare, di non essere bella, di perdere la possibilità di stare al centro dell’attenzione. È significativo che nella messinscena la danza sia una sorta di filo conduttore nella vita della protagonista, che balla da quando appare in società, appena diciottenne, fino alla fine. Alla Sala Assicurazioni Generali lo spettacolo replica alle ore 20.30 dal 5 all’8 febbraio e domenica 9 febbraio alle ore 16. Per biglietti e prenotazioni si suggerisce di rivolgersi alla Biglietteria del Politeama Rossetti, agli altri consueti punti vendita, o via internet sul sito www.ilrossetti.it. Informazioni anche al numero del Teatro 040.3593511.
© 3 Febbraio 2020