“Osiride Brovedani” al Teatro Miela
Giovedì 5 dicembre, alle ore 19.30, al Teatro Miela, andrà in scena Osiride Brovedani, di Stefano Dongetti con Alessandro Mizzi. Osiride Brovedani è un esempio della capacità di resilienza dell’essere umano che, pur avendo vissuto delle esperienze drammatiche, riesce a riscattarsi e costruire per un nuovo destino prospero e creativo. Il racconto di una vita intensa, dagli esordi della Fissan a Trieste, la passione alpinistica di Brovedani e della moglie, la deportazione, il ritorno a Trieste con le nuove iniziative imprenditoriali, la nascita della Fondazione dedicata ai bambini e agli anziani. rovedani era un vero benefattore che ha sempre aiutato i bambini bisognosi e gli orfani nel corso della sua esistenza. Proveniva da una famiglia modesta e fu costretto a interrompere gli studi e a iniziare a lavorare per necessità. Da galoppino tuttofare a “Il Piccolo”, a correttore di bozze e a critico d’arte nel giornale “Il lavoratore”. Grande fu il suo amore per la montagna, tanto che diceva sempre “lassù si è più che mai vicini a Dio”. Nel 1978 la sezione XXX Ottobre del C.A.I. gli ha dedicato un sentiero alpinistico di accesso al Bivacco Comici, nel gruppo del monte Sorapis. Fu anche molto aiutato dalla moglie, che lasciò l’impiego di commessa per stargli vicino e sostenerlo. In quarant’anni fece della sua piccola ditta, la Fissan, un’industria importante a livello nazionale nel campo dei prodotti per l’igiene dei bambini. Visse sempre modestamente, dedicandosi al lavoro e dedicandosi alla beneficenza. Fu anche deportato nei campi di concentramento di Auschwitz, Belsen e Buchenwald. Ritornato a casa, riprese a lavorare senza mai abbattersi di fronte alle avversità della vita. Prevendita presso la biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00 o su Vivaticket
© 4 Dicembre 2019