La Voce di Trieste

Andrea Amati e Powlean al Loft

Sabato 15 dicembre, alle ore 21.00, al Loft (via Economo 12/1) di Trieste un evento organizzato da Trieste is Rock come ultimo appuntamento dell’anno, per farsi gli auguri di Natale con un brindisi, qualche fetta di Pandoro e ottima musica. La serata avrà inizio con Andrea Amati e la sua band proveniente da Santarcangelo di Romagna e terminerà con l’idolo locale Powlean e il suo one man show. Powlean: nato a Trieste nel 1973, è cresciuto ascoltando quasi esclusivamente interpreti americani, da Neil Young a Springsteen a Johnny Cash. A 20 anni attraversa l’America in bus da costa a costa. Rientrato in Italia, inizia ad esibirsi nel sottopassaggio della stazione con chitarra e armonica riscuotendo grandi apprezzamenti e riuscendo a guadagnare abbastanza per comprare una chitarra e un impianto. Un percorso fatto di viaggi oltreoceano e grandi riconoscimenti anche in Italia dal ’98 ad oggi con un lungo intermezzo a Fuerteventura dove ha vissuto e suonato per lunghi anni prima di trasferirsi ora in Croazia dove continua a suonare. Andrea Amati: il percorso di Andrea verso la musica parte da lontano: non da una scuola musicale, non da un conservatorio ma dal palco del teatro; fin da adolescente comincia infatti a frequentare scuole e ambienti teatrali riminesi, a perfezionare il linguaggio del corpo con la danza, la dizione, il canto e la narrazione. Nel 2014 si è fatto conoscere con il suo primo album “Via di Scampo” che lo ha portato a suonare in giro per l’Italia. Autore originale e interprete brillante del canzoniere legato alla grande musica d’autore italiana, Andrea sul palco ha una forte presenza, intenzioni molto precise e uno stile immediatamente riconoscibile uniti ad una grande capacità di coinvolgere ed emozionare il pubblico. Presenterà le sue canzoni del nuovo album “Bagaglio a mano” uscito quest’anno e degli omaggi alla canzone d’autore italiana! È stato opening act di molte date dei Nomadi, arriva a Trieste con la sua band tra cui spiccano elementi del calibro di Federico Mecozzi (I° violino nell’Orchestra del Maestro Ludovico Einaudi) e di Massimo Marches (già collaboratore di artisti quali Syria, Silvia Salemi, Braschi).

© 14 Dicembre 2018

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