La Voce di Trieste

“Mozart il sogno di un clown” al Teatro Miela

Giuseppe Cederna sarà Mozart dal 2 al 4 maggio al Teatro Miela, nello spettacolo Mozart il sogno di un clown in programma per il cartellone “altripercorsi” del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Ma l’attore è già stato nei panni del genio salisburghese una prima volta: quando nel 1987 il regista Mario Missiroli mette in scena Amadeus di Peter Shaffer e può contare su un grande protagonista come Umberto Orsini che impersona l’anziano Antonio Salieri, corroso dall’invidia per il genio mozartiano. Per il ruolo del titolo viene scelto un giovane Giuseppe Cederna, descritto dai critici «Minuscolo e scatenato, rigoroso nel controllo, mimetico nella capacità di trasformazione». Amadeus è un successo teatrale ed un exploit per quel giovane protagonista, destinato a diventare uno dei più stimati attori italiani contemporanei, che si fisserà poi nell’immaginario collettivo nell’indimenticabile personaggio del film Premio Oscar Mediterraneo di Salvatores. Ma fra le eclettiche esperienze e le brillanti vette toccate nella sua carriera, è con lo scatenato e misterioso Amadeus, che Cederna sembra conservare straordinarie affinità elettive. Tanto che a trent’anni dall’esperienza al fianco di Orsini, ritorna sul palcoscenico per incarnare nuovamente il genio e la vitalità di Wolfgang Amadeus Mozart: «Wolfgang Amadè è tornato a trovarmi» racconta infatti Giuseppe Cederna. «Mi ha chiesto di aiutarlo a ritrovare sé stesso. Di provarci almeno. Di raccontare la mia e la sua storia. Di tornare, per amore suo, a fare il clown come una volta. Ed eccomi qui». Diretto da Ruggero Cara ed Elisabeth Boecke, Mozart il sogno di un clown si avvale anche della scrittura drammaturgica dello stesso Giuseppe Cederna, che rispetto al lavoro di Shaffer rinuncia alla presenza dell’antagonista Salieri, e immerge invece il suo Amadeus nell’essenza del suo genio, luce per l’anima dell’umanità: la musica. Il protagonista divide infatti il palcoscenico con il pianista Stefano D’Onofrio che intreccia al monologare di Cederna 22 estratti musicali del grande salisburghese. Così, mentre le parole ripercorrono la biografia di Mozart – con i fulgori e i dolori che l’hanno connotata – mentre cercano di rincorrere le sue irraggiungibili intuizioni creative, il pianoforte culla il pubblico fra le note dei primi concerti composti a soli 5 anni, restituisce brani dalle sinfonie e dalle composizioni della maturità, fino a toccare i grandi capolavori, come “Don Giovanni” e l’incantevole “Il Flauto magico”. Alla fine dello spettacolo, il pubblico non avrà in mano il segreto del genio compositivo di Mozart: perché un genio non si può spiegare… «Mozart era un mistero anche per sé stesso» diceva di lui il suo più grande biografo, Wolfgang Hildesheimer, che lo definiva anche «regalo immeritato per l’umanità nel quale la natura ha prodotto un eccezionale, forse irripetibile, ad ogni modo mai più ripetuto, capolavoro». Ma se il miracolo di Mozart è inafferrabile, sgorga in qualcosa di profondamente emozionante. Come scrive Mozart stesso in una lettera: «Quando suono il pianoforte, il pubblico dice che mi trasformo in qualcosa di diverso, che tutti vorrebbero avere accanto». Mozart il sogno di un clown va in scena da mercoledì 2 a venerdì 4 maggio alle ore 21 al Teatro Miela per il cartellone “altripercorsi” del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. I biglietti per lo spettacolo sono ancora disponibili presso tutti i punti vendita del Teatro Stabile regionale e anche attraverso il sito www.ilrossetti.it.

Fotografia Marco Caselli

© 1 Maggio 2018

Galleria fotografica

La locandina

Sfoglia online l’edizione cartacea

Accedi | Designed by Picchio Productions
Copyright © 2012 La Voce di Trieste. Tutti i diritti riservati
Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trieste - n.1232, 18.1.2011
Pubblicato dall'Associazione Culturale ALI "Associazione Libera Informazione" TRIESTE C.F. 90130590327 - P.I. 01198220327
Direttore Responsabile: Paolo G. Parovel
34121 Trieste, Piazza della Borsa 7 c/o Trieste Libera
La riproduzione di ogni articolo è consentita solo riportando la dicitura "Tratto da La Voce di Trieste"