“Festival del Cinema Latino Americano”
Si è chiusa la XXXII edizione del Festival del Cinema Latino Americano di Trieste. L’organizzazione ringrazia innanzitutto il pubblico che ha costantemente seguito la ricca offerta culturale del Festival. 93 i film selezionati, incessante il ritmo delle proiezioni sugli schermi del Teatro Miela e dell’Auditorium e caloroso l’interesse. Quest’anno presenze e partecipazione in netta crescita. Il Festival, come ha detto l’Assessore alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti, intervenendo ieri sera alla Cerimonia di Premiazione, «si configura come un evento culturale importante e storico in città e in Regione. Ma il valore del
Festival è internazionale, come ho potuto constatare in un recente viaggio istituzionale in America Latina in cui molte volte Trieste risultava nota proprio per essere legata a questo Festival». «Un cinema che invita alla riflessione – ha commentato durante le Premiazioni l’Assessore alla Cultura del Comune di Trieste, Giorgio Rossi – è un elemento essenziale per la crescita dei cittadini, a partire dai giovani. E questo Festival ne è esempio emblematico». Un appuntamento, dunque, che supera i confini geografici per testimoniare una vicinanza culturale tra Italia e America Latina. La vocazione internazionale di Trieste non fa che rafforzare questo indirizzo storico del Festival, che chiude la sua XXXII edizione con un bilancio altamente positivo, in numeri e critica, ma che ha il suo risultato più importante nei contenuti: «Uno dei valori principali di questo Festival è rappresentato dal suo essere canale preferenziale per quel cinema indipendente, aperto e anche sperimentale che spesso trova difficile accesso ai canali commerciali tradizionali. Un cinema che esprime il pensiero libero, che diventa chiave di lettura critica della realtà locale e internazionale, che favorisce conoscenza e dialogo. In un mondo in veloce mutamento e in continuo movimento, compreso quello delle persone, questo cinema diventa irrinunciabile strumento civico e formativo, soprattutto per i giovani, in vista di una società inclusiva e aperta» ha detto Rodrigo Diaz concludendo la Cerimonia di Premiazione che ha visto una calorosa e numerosa partecipazione del pubblico. Il Festival intende dunque procedere su questo cammino, sapendo che questa città e questa Regione sono luoghi storicamente vocati al dialogo, alla comprensione delle diversità e alla lettura non omologata della realtà.
© 27 Novembre 2017