La Contrada, premiata la qualità del progetto artistico
Sono stati resi noti i risultati delle assegnazioni del Fondo Unico per lo Spettacolo per le Imprese di produzione. Nonostante una contrazione (per altro attesa) dovuta alla ricollocazione della Contrada fra le Imprese di produzione Teatrale, contro la quale rimane in atto un ricorso al TAR del Lazio, lo Stabile privato triestino rientra nel primo sottoinsieme delle compagnie teatrali, con un punteggio sulla qualità artistica molto alto. Il progetto artistico della Contrada (secondo solo a quello del Teatro degli Incamminati) è stato valutato con 28 punti su 30. Il contributo ministeriale per il 2015 sarà così di 332.672,00€. La penalizzazione economica che si viene a creare, vissuta anche dagli Enti locali come un ulteriore impoverimento dell’offerta culturale triestina – tradizionalmente più ricca di tante altre città –, sarà azzerata da un contributo straordinario. Le Amministrazioni locali, che fin dall’inizio hanno sostenuto la Contrada riconoscendone il ruolo e la funzione svolti sul territorio da quarant’anni, hanno infatti previsto di colmare la differenza, grazie in particolare all’intervento decisivo dell’Assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti. In ogni caso, prima ancora di conoscere i risultati del MiBACT, La Contrada aveva confermato interamente il progetto artistico in corso, portando al debutto due nuove produzioni (Zoran e il cane di porcellana, coprodotto con il Dramma Italiano di Fiume, e Cancun, che debutterà in agosto al Festival di Borgio Verezzi), e completando la programmazione della Stagione 2015/16 del Teatro Bobbio, che contrariamente a qualche voce allarmistica, non è mai stata in pericolo. Il cartellone 2015/16, ancora più ricco degli anni precedenti, sarà presentato al pubblico martedì 1° settembre.
Nella fotografia di Stefania Casellato: Cancun che aprirà la stagione 2015/16 al Teatro Bobbio e che debutterà il prossimo 11 agosto al Festival di Borgio Verezzi. I quattro protagonisti da sinistra: Blas Roca Rey, Nicoletta Della Corte, Mariangela D’Abbraccio e Giancarlo Ratti.
© 27 Luglio 2015