Presentazione del nuovo libro di Giacomo Scotti
Il 16 luglio alle ore 18 al caffè libreria san Marco di Trieste verrà presentato il nuovo libro di Giacomo Scotti Terre di guerre e viaggi di pace – Con lo zaino in spalla nei paesi insanguinati della Slavia del Sud edito da Odradek. Con la partecipazione di Aurelio Juri ex sindaco di Koper / Capodistria durante la guerra del ’91 e di Marino Vocci del Gruppo / Skupina ’85 e di fondazione stiftung Alexander Langer, sotto l’egida della Tavola Interconfinaria per la Pace. Con questo libro ritorniamo alla sanguinosa guerra (1991-1995) che portò alla disgregazione della Federazione socialista jugoslava che, nata dalla guerra di liberazione dal nazismo e dal fascismo, teneva insieme le più varie etnie, lingue e religioni. Lo facciamo con Giacomo Scotti che per tutti gli anni della guerra, ma anche per oltre un decennio nel dopoguerra, si mosse da Napoli e da altre città italiane almeno due volte al mese per raggiungere la Croazia, la Bosnia-Erzegovina, poi anche la Serbia fino al Kosovo, per svolgere le “missioni” umanitarie e di pace e, per non sperperare il tempo, svolse pure un intenso lavoro di corrispondente di guerra per vari giornali. Dalle pagine del suo diario riaffiora la storia di quel conflitto: i leader, Slobodan Miloševic, Alija Izetbegovic, Franjo Tudjman e il suo partito Hdz;ma anche gli eredi degli ustascia che fondando movimenti di estrema destra e assumendo posti di comando condizionarono con la loro ideologia la neonata Repubblica croata; la politica della “pulizia etnica” con le criminali operazioni “Tempesta” e “Lampo” in Krajina, ma anche le efferatezze compiute dai cetnici serbi a Vukovar e altrove in Croazia e quelle contro le popolazioni croate di etnia serba, l’orrendo eccidio dei mussulmani a Srebrenica; le denunce del Comitato Croato di Helsinki per i diritti umani; l’attività del Tribunale internazionale dell’Aja contro coloro che furono e sono tuttora accusati di crimini di guerra, – eroi in patria – autori di eccidi, devastazioni, stupri quali Ante Gotovina, Dario Kordic, Ivica Rajic, Tihomir Blaškic, Zulfikar Alispaho-Zuko, Mladen Naletilic-Tuta, Tamislav Merčep , senza dimenticare i serbi, a cominciare da Slobodan Miloševic, Radovan Karadžic, il generale Mladic,Vojislav Šešelj. Alcuni sono stati definitivamente condannati, altri attendono la sentenza, qualcuno è morto in carcere, qualche altro ne è uscito assolto dai giudici, ma non dalle vittime.
© 14 Luglio 2015