La Voce di Trieste

Rigassificatore a Trieste: il Governo Renzi nasconde che l’ha già approvato

19.11.2012: il Movimento Trieste Libera dimostra contro il rigassificatore 11.19.2012: The Free Trieste Movement demonstrates against the LNG terminal

 

Trieste, 26 febbraio 2015. – I politici nazionali e locali del Governo Renzi stanno nascondendo che nei giorni scorsi la Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente ha già approvato il contestato rigassificatore di Gas Natural Italia nel porto di Trieste. In questo modo il Governo vorrebbe evitare la causa intentatagli dalla società, con udienza TAR fissata per l’11 marzo. Ma non sa come giustificare il cedimento di fronte alla popolazione triestina.

Lo afferma, sulla base di informazioni ufficiose da Roma, il presidente del Movimento Trieste Libera e dell’organizzazione ambientalista Greenaction Transnational Roberto Giurastante, che il 22 gennaio 2013 aveva esposto anche alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo i rilevanti motivi di opposizione ambientali, economici, di sicurezza antiterrorismo e giuridici [vedi allegato] incluso lo status speciale del Porto Franco internazionale di Trieste. L’inchiesta parlamentare europea è tuttora aperta.

Il progetto di Gas Natural, appoggiato inizialmente dai politici locali, era stato bloccato con deliberazione n. 15 del 26 luglio 2013 dalla presidente dell’Autorità Portuale, Marina Monassi, poiché il traffico delle enormi navi gasiere avrebbe recato gravi danni al porto di Trieste semiparalizzando il traffico container ed il terminale SIOT dell’oleodotto transalpino (TAL) che rifornisce Germania meridionale, Austria e Repubblica Ceca.

Al rigassificatore si è opposta con iniziative diplomatiche e giudiziarie anche la Repubblica di Slovenia, rappresentata dall’avvocato triestino Peter Močnik, poiché il passaggio delle navi gasiere dirette a Trieste danneggerebbe anche il traffico e lo sviluppo dell’adiacente porto sloveno di Koper. Da parte slovena è intervenuta in particolare l’organizzazione ambientalista Alpe Adria Green, presieduta da Vojko Bernard e rappresentata nel Litorale da Franc Malečkar.

Il 24 maggio 2014 la Gas Natural Italia spa ed alcune sue consociate sono state sottoposte ad amministrazione giudiziaria dalla Procura di Palermo su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

Il 23 febbraio scorso il Governo Renzi ha sostituito anticipatamente la Presidente in scadenza dell’Autorità Portuale di Trieste, Monassi, contraria al rigassificatore, con un commissario per sei mesi indicato dallo stesso partito di governo, Zeno D’Agostino.

TriesteFebruary 26th, 2015. – Politiciants of the Renzi Government – both on local and Italian level – are hiding the fact that, recently, the Commissione VIA(Environmental impact assessment Commission) of the Italian Ministry of Environment has already approved the debated regasification terminal of Gas Natural Italia in the port of Trieste. By doing so, the Government would avoid the lawsuit filed by the Company, as the hearing before the TAR (Regional Administrative Court) is already scheduled on March 11th, yet, the Government doesn’t know how to justify the capitulation before the people of Trieste.

This is what, on the bases of informal news from Rome, is denounced by the President of the Free Trieste Movement and of environmental organization Greenaction Transnational, Roberto Giurastante, who, on January 22nd, 2013, had exposed before the Committee on Petitions of the European Union [see annexed document, in Italian] the pertinent environmental, economic, security (especially from terroristic attacks) and legal reasons to oppose to the project, including the special status of the International Free Port of Trieste. The inquiry of the European parliamentary is ongoing.

The project of Gas Natural, initially supported by local politicians, had been stopped with Deliberation No. 15 of July 26th, 2013 issued by the President of the Port Authority, Marina Monassi, due to the fact that the traffic of huge gas carriers would have damaged the port of Trieste, by nearly paralyzing both the traffic of containers and the SIOT terminal of the Transalpine pipeline (TAL) which supplies Southern Germany, Austria and Czech Republic.

The Republic of Slovenia, represented by Triestine Lawyer Peter Močnik, opposed to the the regasification terminal as well, since the passage of gas carriers going to Trieste would damage the traffics and the development of the nearby Slovene port of Koper as well. As for Slovenia, there was also an intervention of environmentalist organization Alpe Adria Green, lead by Vojko Bernard and represented in the Littoral by Franc Malečkar.

On May 24th, 2014 Gas Natural Italia spa and some partner companies is subject to the judicial administration of the Prosecution Office of Palermo, upon demand of the Direzione Distrettuale Antimafia (Anti-Mafia District Direction).

On February 23rd, 2015, the Renzi Government discharged in advantage Marina Monassi, President of the Port Authority of Trieste and whose mandate was about to expire, due to her opposition to the regasification terminal, and she was substituted with a commissario(commissioner) that would do it after being appointed by the governing party itself, for a six-months term: Zeno D’Agostino.

[F.W.]

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© 26 Febbraio 2015

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