“Falstaff a Windsor” al Teatro Bobbio
Dopo i successi di Nero cardinale e L’avaro, si rinnova la collaborazione fra Chiti, Benvenuti e gli attori di Arca Azzurra per un lavoro dedicato a uno dei grandi personaggi shakespeariani, Falstaff, attingendo sia dai drammi storici Enrico IV e Enrico V, sia alla figura farsesca che emerge dalle Allegre comari di Windsor. In questo adattamento in scena a Trieste, al Teatro Orazio Bobbio per La Contrada, da giovedì 11 a domenica 14 gennaio 2024, il nostro eroe resuscita a Windsor esprimendo, gigione e irriverente, la natura del suo personaggio: un’arroganza aristocratica con sangue plebeo, popolaresco, che muta dalla rabbia al sarcasmo ma rimane disarmante, quasi patetico, perché non conosce, o non sa, darsi le regole e la consapevolezza dell’età che “indossa”. Questo Falstaff, per molti aspetti, resta fedele al testo originale delle Comari di Windsor, ne rispetta gli appuntamenti farseschi; si lascia beffare, esce avvilito e percosso dai travestimenti, sembra quasi masochisticamente rimpicciolito, anche se dietro queste mutazioni ribolle la rabbia del personaggio che sembra ancora pretendere il rispetto dovuto all’antico ruolo del cavaliere. Solo l’ultima beffa, l’ennesimo inganno di un’attesa punitiva nel parco, cambia struttura e andamento narrativo. Il mutamento arriva grazie all’intervento di Semola, un personaggio che fin dall’inizio ha fiancheggiato Falstaff facendosi assumere come paggio: servizievole, irridente, mutevole, inquietante, occupa allusivamente la funzione di un fool che solo alla fine (allucinazione o sogno?) assume le vesti e le sembianze del principe Enrico, tornato a bandire Falstaff dal consorzio umano. Niente fate, folletti, fastidi e pizzicotti, ma l’asprezza di una condanna che ribadisce come nell’ordine prestabilito del potere non si trovi posto dove collocare un corpo tanto grande quanto irrazionale e magico. Una commedia brillante e divertente, ma anche profonda e commovente, che parla di amore, tradimento, potere e libertà. Biglietti in vendita presso la biglietteria del Teatro (Via del Ghirlandaio, 12 • tel. 040.390613/948471), sulla App gratuita della Contrada, Vivaticket, TicketOne oppure online sul sito contrada.it.
© 10 Gennaio 2024