La Voce di Trieste

La rassegna “Protagoniste” al Miela

Mentre nei cartelloni e sui palcoscenici continua a persistere una disparità di genere, nel panorama teatrale italiano contemporaneo vi è una grandissima quantità di proposte al femminile. Ma non è solo una questione di quantità, visto che le performance e gli spettacoli concepiti e realizzati da attrici/autrici sembrano fornire una puntuale fotografia della realtà e dei problemi della nostra società da una incredibile quantità di angolazioni, anche quando non si occupano di problematiche legate al genere. La rassegna Protagoniste, proposta dal Teatro Miela, vuole essere una prova e un assaggio di questa prepotente voglia e capacità di analisi nelle sue tante sfumature. Un coro di voci, un insieme di sguardi di donne coniugati in diversi stili e diverse varietà, anche generazionali. Aprono la rassegna Laura Bussani, (Compagnia del Pupkin Kabarett) con una vorticosa e travolgente prova d’attrice, tra cabaret e flusso di coscienza teatrale, dalla Polonia all’Italia andata e ritorno con lo spettacolo Cik Pausa ovvero viaggio tra le molteplici e complesse personalità in pausa sigaretta e l’attrice friulana Arianna Sain con Greta ed io: una trentenne di oggi e le sue fragilità a confronto con le sfide dell’ecologia, delle nuove tecnologie, dei diritti e delle disuguaglianze. In Aaa Cercasi sostegno per madre single e femminista con figlio maschio e adolescente di e con Monica Faggiani, una madre femminista è alle prese con l’educazione del figlio maschio adolescente e con l’idea di madre perfetta. La Questione di Penelope, un debutto della compagnia Artifragili in cooproduzione con Bonawentura, affronta la Penelope di Omero in un’esperienza di teatro partecipato a confronto con le istanze sociali della propria epoca. E ancora: un omaggio a La metamorfosi di Kafka attraverso le problematiche di un improvviso e inaspettato cambio di genere, con l’attrice triestina italo argentina Marcela Serli e con il testo Sto diventando un uomo di Claire Dowie. Gianna Coletti con Mamma a carico, mia figlia ha 90 anni porterà invece sul palco la storia vera e struggente del rapporto di cura tra una figlia cinquantenne e una madre novantenne, mentre ne La Principessa Azzurra, la compagnia La Fuffa, ci racconterà una inedita principessa delle favole che non ne vuole sapere del principe e che si ribella agli stereotipi ‘”di genere” e “del genere”. Chiuderà la rassegna Emanuela Grimalda in Non ho parole! Una vita da attrice da Trieste in giù, un’intervista/spettacolo (sul palco con lei anche la giornalista Elisa Grando) in cui un’attrice oggi affermata in teatro cinema e tv si racconta, a partire dai suoi sogni di ragazza triestina. Otto imperdibili spettacoli e un evento speciale: l’ angelo ribelle Nada in concerto. Una cantautrice dal personalissimo e coraggioso percorso artistico, in piena sintonia con i temi, i personaggi e le “protagoniste” della nostra rassegna. Ad accompagnare la rassegna ci saranno degli incontri di approfondimento collegati ai temi degli spettacoli: uno sulla violenza sulle donne in collaborazione con il Goap, mentre grazie all’Associazione De Banfield vi sarà l’occasione per una condivisione di vissuti e prospettive sul prendersi cura di una persona con deterioramento cognitivo. E ancora: L(‘)otto tutti i giorni. Dialoghi e altre invenzioni su arte, femminismo e sovversione, a cura di Sergia Adamo e Marcela Serli. Evento collegato alla mostra Guerrilla Girls alla Stazione Rogers. Tutte le informazioni sul sito www.miela.it

© 21 Febbraio 2023

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