La Voce di Trieste

“Vite sospese. Testimonianze di donne sui dopoguerra”

Mercoledì 7 dicembre ore 20.30 al Teatro Miela e giovedì 15 dicembre alle ore 20.00 al Teatro Stabile Sloveno per il festival S/paesati andrà in scena la conferenza spettacolo Vite sospese. Testimonianze di donne sui dopoguerra di e con Marta Verginella a cura di Sabrina Morena, con Laura Bussanie Nikla Petruška Panizon. Una produzione BonawenturaeSlovensko Stalno Gledališče in collaborazione con il progetto European Research Council Eirene. In questa lezione/spettacolo la storica Marta Verginella ci conduce nel mondo del primo e del secondo dopoguerra attraverso le parole e le vite delle donne che hanno narrato il loro spaesamento nei diari, nelle autobiografie o nelle cartelle degli ospedali psichiatrici. Dai loro racconti emerge un difficile adattamento emotivo alla realtà post-bellica e soprattutto la difficoltà ad accettare lo spostamento dei confini e la conseguente nuova appartenenza nazionale del territorio. La dissoluzione di compagini statali, come per esempio quella dell’Impero asburgico, o di regimi come quello mussoliniano, ha imposto nuovi sentimenti nazionali e avvalorato nuove pratiche istituzionali. Una parte dei residenti è rimasta senza patria e quindi senza cittadinanza, mentre le minoranze nazionali hanno visto ridimensionarsi i loro diritti nazionali oppure sono state soggette a persecuzioni, spesso molto violente. Sulla scena risuonano nelle lingue originali le esperienze di scrittrici e intellettuali italiane, slovene e croate– da Haydé Ida Finzi, Elody Oblath, Marija Vinski (di origine ucraina), Nada Kraigher, Mira Mihelič, a Tina Anselmi, Elsa Fonda, Nelide Milani e Anna Maria Mori, Bojana Daneu Don), ma anche di persone meno istruite, come la perpetua di Tolmino Neža Remec, oppure le pazienti degli Ospedali Psichiatrici, ognuna delle quali vive in modo differente il clima che si è creato all’indomani dei conflitti mondiali. Molte restano traumatizzate dalla guerra, dagli scoppi delle bombe, dalla fame e dal contatto con i soldati; altre come una donna ebrea internata in ospedale, continua a sentirsi perseguitata. Altre sono felici per i cambiamenti di regimi e la nascita del nuovo mondo socialista, mentre le donne istriane raccontano dell’abbandono della casa e della fuga in territorio italiano. Si delinea così uno spaccato dove si intreccia la grande Storia con le vicende individuali e le problematiche di genere. Ciascuna di queste donne è alla ricerca della propria emancipazione, autonomia, e libertà in una società ancora molto patriarcale e con atteggiamenti molto ambivalenti nei confronti della popolazione femminile. Le attrici Laura Bussani e Nikla Petruška Panizon danno sapientemente voce e corpo a donne che studiano nonostante il parere contrario dei padri, donne che plaudono al diritto di voto, donne che si guadagnano la propria indipendenza economica. La conferenza/spettacolo si presenta in due versioni il 7 dicembre ore 20.30 al Teatro Miela e il 15 dicembre ore 20.00 al Teatro Stabile Sloveno. Prevendita presso la biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. www.vivaticket.com

© 5 Dicembre 2022

Galleria fotografica

La locandina

Sfoglia online l’edizione cartacea

Accedi | Designed by Picchio Productions
Copyright © 2012 La Voce di Trieste. Tutti i diritti riservati
Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trieste - n.1232, 18.1.2011
Pubblicato dall'Associazione Culturale ALI "Associazione Libera Informazione" TRIESTE C.F. 90130590327 - P.I. 01198220327
Direttore Responsabile: Paolo G. Parovel
34121 Trieste, Piazza della Borsa 7 c/o Trieste Libera
La riproduzione di ogni articolo è consentita solo riportando la dicitura "Tratto da La Voce di Trieste"