Veit Heinichen presenta “Lontani parenti” al Miela
Martedì 5 aprile alle ore 18:00 al Teatro Miela un nuovo appuntamento della rassegna Pequod – Itinerari di letteratura e giornalismo con la presentazione del libro Lontani parenti di Veit Heinichen (edizioni E/O, 2022) alla presenza dell’autore. Alla vigilia dell’uscita italiana di Lontani parenti una serata-anteprima celebra i 20 anni di storie del commissario Proteo Laurenti con la partecipazione di Elisabetta d’Erme, critica letteraria e musicale, Martina Vocci, giornalista e autrice televisiva, e Pietro Spirito, scrittore e giornalista. In collaborazione con la Libreria Minerva di Trieste. Quadri scenici con Marco Puntin. Proteo Laurenti varca il traguardo dei vent’anni a scavare nelle complesse storie di una città di frontiera che della diversità linguistica e culturale si è nutrita per secoli. Ma il commissario di origini salernitane non ha sempre avuto vita facile, perché se i confini lentamente stanno cadendo, il crimine, quelle linee immaginarie non le ha mai considerate, anzi ha sfruttato a suo vantaggio la lontananza dai centri amministrativi dello Stato. Tra memoria e verità: 20 anni di indagini celebrati con il romanzo Lontani parenti (Edizioni e/o, 2022) che porta Laurenti in uno dei tanti lati oscuri della storia delle terre di confine, un mondo che deve fare i conti con le memorie che vengono da culture e lingue diverse, purtroppo spesso intessute di retoriche nazionalistiche che rivendicano le proprie mezze verità come assolute. Il romanzo è una lotta con le lunghe ombre della Memoria, contro i miti e i riti di una reciproca e cordiale ignoranza, pieni di risposte sempre troppo semplici per avere la dignità di confronto con il passato. Nazisti, fascisti, collaborazionisti, titini, stalinisti, partigiani in un interessante gioco di riflessione critica sulla realtà, la memoria e l’eredità della Seconda Guerra Mondiale sono i veri protagonisti di un romanzo puntellato da eccidi e massacri, un “fare i conti con la Storia” che non risparmia nessuno ma in un’interessante dialettica tra le generazioni porta alla luce la necessità di una coscienza critica che superi le barriere della lingua e permetta di guardare al presente, ma soprattutto al futuro con una dovuta distanza, lontana da semplificazioni e banalizzazioni nazionalistiche. Anche questa volta, sulle assi di legno del palco del Miela, non risuoneranno i passi del capitano Achab ma la voce Marco Puntin nei “quadri scenici” che accompagnano gli incontri e che mettono in scena alcuni momenti salienti riferiti al libro e agli argomenti affrontati. Dialoghi o brevi monologhi che invitano il pubblico ad entrare in contatto con le parole in modo emozionale e accompagnati da materiale multimediale: fotografie, spezzoni di film e musiche che si riferiscono all’epoca o ai temi trattati. Ingresso libero. Super green pass e mascherina FFP2 obbligatori. Prenotazione consigliata presso la biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00.
© 31 Marzo 2022