“Solo”, lo spettacolo magico di Arturo Brachetti

Sorprendente. Emozionante. Magico. In un parola: Brachetti Lo spettacolo Solo andato in scena al Rossetti giovedì 17 febbraio (e in replica il 18) è un riassunto perfetto di tutte le incredibili capacità di questo artista in grado di tenere a bocca aperta il pubblico per un’ora e mezza. Il Maestro del trasformismo internazionale, infatti, non ha deluso le attese: chi già conosceva le sue peculiarità ha potuto assistere a uno spettacolo fatto di cambi d’abiti repentini e “miracolosi” (in pochi secondi si cambia non solo l’abito, ma anche le scarpe!) e pura magia, con un abito che diventa una romantica compagna di ballo o grandi girasoli che sbucano all’improvviso. La narrazione prende il via dalla visita della casa dove è cresciuto l’artista e si trasforma in un funambolico viaggio attraverso personaggi delle serie televisive, fiabe classiche riviste attraverso la simpatia di Brachetti, una cucina dove si affollano cuochi, amanti e sacerdoti e un juke box umano capace di passare senza problemi da Luciano Pavarotti a Michael Jackson fino a Freddie Mercury. Un caleidoscopico insieme di personaggi che l’artista torinese porta in scena senza sosta, passando da uno all’altro in pochi secondi e lasciando sempre senza parole il pubblico. Ma la forza inarrestabile di Brachetti non è solo nel quick-change: come non restare incantati, ad esempio, di fronte ai quadri che lo stesso artista crea usando la sabbia o davanti alle ombre che prendono vita grazie alle sue mani? É stupefacente come Brachetti riesca a tenere sempre un altissimo livello durante tutto lo spettacolo: ne è un esempio il momento in cui un semplice e bizzarro “cappello” diventa la molla per far volare la fantasia e trasportare lo spettatore in lungo e in largo per il mondo. Solo conferma le qualità immense di Arturo Brachetti, un artista completo, originale, sicuramente unico, che sa come regalare gioia e divertimento a spettatori di tutte le età.

© 18 Febbraio 2022