La Voce di Trieste

Il 13 ottobre debutto nazionale alla Sala Bartoli “Svevo” di e con Mauro Covacich a cura di Franco Però

Il cartellone dedicato alla “Scena contemporanea” alla Sala Bartoli è inaugurato – mercoledì 13 ottobre alle ore 21 – da uno spettacolo significativo e particolare, con Mauro Covacich autore e protagonista, e a cura di Franco Però. Una produzione – come è tradizione per il Teatro Stabile Stabile del Friuli Venezia Giulia – che subito proseguirà in tour in contesti di notevole prestigio, come il Salone Internazionale del Libro di Torino, ed a Parigi, ospite dell’Istituto Italiano di Cultura. Mauro Covacich tiene una lezione raffinata ed appassionante in cui gli spettatori – grazie a questo straordinario docente, alla sua cultura – intraprendono un itinerario affascinante, talvolta impegnativo, sempre profondamente induttivo, attorno alla scrittura e alla personalità di Italo Svevo. Personaggio monumentale e sfaccettato, tardivamente riconosciuto e clamorosamente antesignano, Svevo richiede al lettore una particolare attenzione e sensibilità per essere pienamente compreso e colto nella sua meravigliosa complessità. Non è sufficiente concentrarsi sulle pagine del suo libro, sul fluire delle parole, sui cardini stilistici che smantella e reinventa. È necessario invece partire più da lontano e affrontare la non semplice impresa di conoscere la città dalle molte anime e culture in cui Svevo è radicato: Trieste. È necessario cogliere i concetti e gli interrogativi racchiusi – come in un caleidoscopio – nel suo capolavoro “La Coscienza di Zeno”, superarne le letture di cliché, osservarlo nel sistema in profonda evoluzione della coeva narrativa europea. Si deve inoltre saper riflettere sul paradosso della lingua in cui è scritto il romanzo, l’italiano, che per l’autore – uno dei massimi esponenti del Novecento letterario italiano – non era la lingua madre, ma quella appresa sui libri di scuola. Non è semplice addentrarsi in questi percorsi, comprenderne la portata: bisogna possedere chiavi particolari, come quelle di Mauro Covacich. Uno scrittore innanzitutto, uno scrittore triestino di nascita, che pur seguendo la propria luminosa carriera nazionale e internazionale conosce bene quell’identità, quella meravigliosa ricchezza, quella segreta, fertile complessità che Aaron Hector Schmitz ha incastonato, come in un rebus, nel suo nom de plume: Italo Svevo.Lo spettacolo replica alla Sala Bartoli alle ore 21 il 13 e 14 ottobre e poi dal 19 al 26 ottobre tutti i giorni alle ore 21 ad eccezione dei martedì e venerdì in cui si inizia tradizionalmente alle 19.30 e delle pomeridiane (in scena la domenica alle ore 17). Per biglietti e prenotazioni e per acquistare nuovi abbonamenti si suggerisce di rivolgersi alla Biglietteria del Politeama Rossetti agli altri consueti punti vendita, o via internet sul sito www.ilrossetti.it. L’ingresso in sala sarà consentito solo ai titolari di certificazione “Green Pass”. Informazioni anche al numero del Teatro 040.3593511. Foto di Simone Di Luca

© 11 Ottobre 2021

Galleria fotografica

La locandina

Sfoglia online l’edizione cartacea

Accedi | Designed by Picchio Productions
Copyright © 2012 La Voce di Trieste. Tutti i diritti riservati
Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trieste - n.1232, 18.1.2011
Pubblicato dall'Associazione Culturale ALI "Associazione Libera Informazione" TRIESTE C.F. 90130590327 - P.I. 01198220327
Direttore Responsabile: Paolo G. Parovel
34121 Trieste, Piazza della Borsa 7 c/o Trieste Libera
La riproduzione di ogni articolo è consentita solo riportando la dicitura "Tratto da La Voce di Trieste"