Domenica 5 luglio appuntamento con “Fai fiorire la solidarietà”
Fai fiorire la solidarietà. Questo il titolo dell’iniziativa che doveva essere svolta il 21 marzo scorso, primo giorno di primavera, ma, a causa dell’emergenza sanitaria, è stata differita. L’evento si terrà domenica 5 luglio 2020 a Villa Revoltella. «Si tratta – spiega Annamaria Rondini della Comunità di Sant’ Egidio – di un’iniziativa di Sant’ Egidio che permetterà a tutti di aiutare le oltre 1.300 famiglie che si rivolgono alla Comunità per ricevere beni alimentari ed aiuti di qualsiasi tipo». Nella splendida cornice di Villa Revoltella, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19.30, verranno offerte delle piantine in cambio di borse spesa contenenti pasta, riso, zucchero, scatolame, olio, detersivi e prodotti per l’ igiene personale e della casa e tanto altro che durante l’ estate aiuteranno a riempire altre borse spesa: quelle che settimanalmente vengono distribuite nella sede della comunità o portate nelle case di anziani e malati che non si possono muovere. Un segno di generosità, di vicinanza, ma anche di speranza e di resurrezione per tutte quelle situazioni difficili che continuamente si presentano ma anche un momento all’insegna della bellezza, della natura innanzitutto ma anche della solidarietà delle persone e infine della musica, con Il Disadattato la sua Orchestra brass & percussion band, che a partire dalle 18 accompagnerà l’evento. Il repertorio scelto per la serata comprende prevalentemente grandi classici della tradizione balcanica, un filone musicale portato al successo soprattutto dal musicista/compositore bosniaco Goran Bregovic. Non mancheranno cover di altri pilastri della musica balcanica, come la Boban Markovic Orkestar e la rumena Fanfare Ciocarlia. All’interno della serata il pubblico potrà anche ascoltare alcune composizioni originali tra cui un brano in prima esecuzione assoluta. «La parrocchia di San Pasquale – dichiara don Lorenzo Magarelli – è felice di sostenere questa iniziativa che vuole aiutare le persone in difficoltà, soprattutto quelle provate dalla pandemia. La comunità cristiana c’è quando le persone soffrono e sono nel bisogno».
© 2 Luglio 2020