Causa fiscale di Trieste: ricorso in Cassazione
Trieste, 23 giugno 2020. – La Corte d’Appello di Trieste ha depositato sentenza nella causa civile RG 139/2019 con la quale la International Provisional Representative of the Free Territory of Trieste – I.P.R. F.T.T. e 599 persone fisiche, organizzazioni ed imprese chiedono di accertare il regime fiscale generale che dev’essere applicato a Trieste. Lo comunica la stessa I.P.R. F.T.T. annunciando immediato ricorso alla Corte di Cassazione «per infondatezza giuridica assoluta e violazione di legge».
I 600 ricorrenti chiedono dal 2017 l’accertamento giudiziario del fatto che leggi italiane vigenti e prevalenti obblighino o meno il Governo italiano ad esercitare l’amministrazione fiduciaria dell’attuale Free Territory of Trieste applicandovi l’apposito regime fiscale stabilito dal Trattato di Pace del 1947, e non le tasse dello Stato italiano che sono tre volte più pesanti.
La I.P.R.F.T.T. precisa che «nella causa di primo grado (1757/17) il giudice aveva evitato di decidere nel merito affermando “carenza di interesse” dei 600 ricorrenti; i tre giudici d’appello hanno scelto invece di utilizzare passivamente alcune note e contestate interpretazioni politiche degli obblighi internazionali in questa materia per affermare “superate” le leggi che li eseguono nell’ordinamento italiano vigente».
Secondo la I.P.R. F.T.T. «tale seconda, prevedibile scelta dei giudici locali risulta ancor più debole della prima, poiché consente di dimostrare finalmente ai livelli giurisdizionali superiori l’infondatezza assoluta di quelle tesi politiche, mentre a Trieste procedono le cause parallele azionate con centinaia di cittadini ed imprese sull’applicazione dell’IVA italiana (RG 4277/18) e sulla gestione del Porto Franco internazionale, inclusi gli accordi controversi con la Cina (RG 5209/19)».
I.P.R. F.T.T. – Information Service
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© 23 Giugno 2020