Porto Franco internazionale di Trieste: Governo italiano ed Autorità Portuale citati a giudizio per violazioni di legge e accordi con la Cina
La International Provisional Representative of the Free Territory of Trieste – I.P.R. F.T.T. ha citato in giudizio il Governo italiano, alcuni suoi ministeri ed altri suoi organi, inclusi l’Autorità Portuale, per violazioni dello status giuridico e fiscale e del Porto Franco internazionale di Trieste e per accordi illegittimi con imprese di Stato della Repubblica Popolare Cinese. La prima udienza è stabilita per il 9 aprile 2020. Pubblichiamo qui l’atto di citazione in italiano (LINK) ed inglese (LINK), che riassume l’intera questione giuridica. Il Porto Franco internazionale del Free Territory of Trieste è l’unico porto franco del mondo in cui tutti gli Stati hanno diritto a commerciare, depositare e lavorare le proprie merci senza discriminazioni e senza tasse, pagando soltanto i servizi ricevuti, con piena libertà di transito attraverso gli altri Stati e sotto il controllo di un’apposita Commissione internazionale. Come noto, il Free Territory of Trieste attuale è uno Stato costituito dal Trattato di Pace del 10 febbraio 1947 tra le Potenze Alleate e Associate e l’Italia, confina con l’Italia e dal 1992 con la Slovenia, è sub-affidato all’amministrazione civile provvisoria del Governo italiano dai Governi degli USA e del Regno Unito quali amministratori primari per conto del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, e non è membro dell’UE (LINK). Il Governo italiano vìola il sub-mandato di amministrazione provvisoria del Free Territory of Trieste ed i diritti degli altri Stati amministrando il Porto Franco internazionale di Trieste come se fosse invece uno dei porti nazionali dell’Italia ed utilizzandolo per favorire la penetrazione economica e politico-strategica della Repubblica Popolare Cinese in Europa. La I.P.R. F.T.T. è un’Agenzia di rappresentanza costituita nel 2015 su delega di cittadini ed imprese del Free Territory e di altri Paesi (LINK), che difende contemporaneamente Trieste, gli interessi economici della comunità internazionale e gli equilibri strategici euro-atlantici opponendosi con azioni legali alle violazioni commesse dal Governo italiano sub-amministratore. Alle cause della I.P.R. F.T.T. contro l’imposizione illegale delle tasse italiane al Free Territory partecipano già oltre 800 cittadini ed imprese di Trieste e di altri Stati. La causa sul Porto Franco internazionale riguarda in particolare le violazioni che l’amministrazione italiana commette con speculazioni immobiliari illegali sul Porto Franco Nord, con l’imposizione illegittima di tasse italiane anche sui carburanti, il gas e l’energia elettrica, e con un accordo strategico illegittimo tra l’Autorità Portuale italiana ed investitori di Stato della Repubblica Popolare Cinese (LINK). Con queste azioni il Governo italiano ed alcuni suoi organi vìolano contemporaneamente le leggi fondamentali sia del Free Territory amministrato , sia della Repubblica Italiana. Le cause della I.P.R. F.T.T. sono perciò azionate davanti al Tribunale di Trieste, che è affidato a magistrati italiani obbligati a rispettare ambedue gli ordinamenti giuridici. In particolare, la causa contesta ineseguibilità giuridica, per contrasto con leggi vigenti e prevalenti dello stesso ordinamento italiano che eseguono obblighi internazionali: La causa ha perciò un valore di decine di miliardi di euro ed è di importanza vitale per tutte le imprese che operano od intendono operare nel Porto Franco internazionale o nel resto del Free Territory of Trieste, per tutti i suoi cittadini e residenti attuali o futuri, e per l’intero sviluppo economico e sociale dello stesso Free Territory. I cittadini e le imprese di Trieste e degli altri Stati intervengono nelle cause della I.P.R. F.T.T. secondo l’art. 105 del codice di codice civile. Gli atti di intervento sono predisposti dalla Segreteria del Movimento Trieste Libera (piazza della Borsa 7, tel. (+39) 040 2470772, e-mail: LINK.
F.W.
© 14 Gennaio 2020