La Voce di Trieste

“La leggendaria storia di Heisenberg e dei fisici di Farm Hall” al Teatro Miela

Giovedì 16 e venerdì 17 gennaio, alle ore 19.30, al Teatro Miela, andrà in scena La leggendaria storia di Heisenberg e dei fisici di Farm Hall di e con Gabriella Greison per la regia di Sergio Maifredi. Questa è una storia dimenticata, che è stata tramandata solo da racconti orali, e che in pochi conoscono. Gabriella Greison e andata sul posto, e ha raccolto tutti i dettagli di questa vicenda sconvolgente, grazie al suo reportage in Germana e in Inghilterra, la dove tutto e accaduto, è riuscita a ricostruire quella che potrebbe sembrare una leggenda. E invece non lo è. È tutto vero. Una verità che ha cambiato per sempre la storia della fisica e del mondo. Il 3 maggio 1945 Werner Heisenberg, il più grande scienziato tedesco in attività del XX secolo fu arrestato dagli americani, e venne tenuto chiuso in una casa per sei mesi. Dai primi di luglio del 1945 ai primi di gennaio del 1946: lui, insieme ad altri nove fisici. Dieci fisici, tre premi Nobel, ognuno con il suo carattere, le sue manie, sfumature e simpatie diverse. Tutti chiusi in una villa nella campagna inglese, vicino a Cambridge, pochi chilometri da Londra. Ogni dialogo che avvenne tra di loro fu intercettato da microspie sparse per tutta la casa. Ma cosa è avvenuto realmente in quella casa, in tutto quel tempo, nessuno lo sa. Perché gli inglesi e gli americani ci hanno trasmesso, con il tempo, solo quello che volevano loro. La leggendaria di Heisenberg e dei fisici di Farm Hall racconta tutto il resto. Sei mesi in una casa, dove accade di tutto, dove i dialoghi sono serrati, e la fisica accompagna ogni ragionamento. Il primo esempio di Grande Fratello, fatto solo di fisici, costretti a vivere insieme, e sotto osservazione. Le intercettazioni che sono state pubblicate in questi anni rappresentano il 10 per cento di quello che e stato detto realmente. La diffusione delle registrazioni doveva rispettare una sola regola: ciò che si trascriveva doveva essere interessante ai fini del motivo per cui i fisici erano stati tenuti in ostaggio. Se l’argomento non era la costruzione della bomba, allora non importava. Perché, tra i fatti accaduti fuori da quella casa, nel frattempo, ci sono anche le bombe sganciate su Hiroshima e Nagasaki. E cosi sono il 90 percento del resto dei dialoghi che in questa storia diventano incredibilmente affascinanti. In questo racconto e presente anche una storia dentro la storia. Si tratta del ritratto di Lise Meitner, la fisica viennese a cui e stato negato il premio Nobel per la fisica, e che – con questo racconto – finalmente si prende lo spazio che merita. Gabriella Greison la rende omaggio, riscrivendo la storia, e rendendola finalmente protagonista. Prevendita presso la biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00 oppure su vivaticket.

© 14 Gennaio 2020

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