“The Choir of Man”, emozioni e canzoni di un pub
Un pub inglese è un mondo a parte: non è solo un luogo dove bere e divertirsi, ma può diventare il centro di tante piccole storie personali che si intrecciano tra amicizia, dolori, speranze ed emozioni. Ricreare quell’atmosfera particolare non è facile, ma The Choir of Man, lo spettacolo in esclusiva per l’Italia andato in scena al Politeama Rossetti giovedì 14 novembre, ci è riuscito alla perfezione. In programma fino al 17 novembre, The Choir of Man accoglie il pubblico al bancone, offrendo birre gratuitamente e creando, grazie alla musica, quell’atmosfera di complicità tipica del pub. Quando lo spettacolo ha inizio eccoci catapultati nelle storie dei nove protagonisti raccontate dal narratore: c’è il duro che sembra pensare solo ai suoi muscoli, ma in realtà ha molto altro da offrire, ma c’è anche il “piombo”, che racconta storie che nessuno vuole ascoltare e che tutti prendono in giro sempre con rispetto e amicizia. E poi la macchietta, quello dalla battuta facile, e il casanova, inguaribile rubacuori. E dietro il bancone, il barista, quasi l’anima del pub, colui che conosce le storie dei suoi clienti – amici e che non spilla solo birre, ma miscela con stile canzoni ed emozioni. In un mix di musica e ballo (notevole il passaggio di tip tap), The Choir of Man mette in scena le singole storie di personaggi diversi, ma simili: tra una Welcome To The Jungle dei Guns ’n’ Roses, una formidabile Somebody to Love dei Queen o una suggestiva Hello di Adele, i nove protagonisti dello spettacolo riescono a trasmettere al pubblico quel legame particolare che si crea tra gli avventori di un pub. Un legame fatto di amicizia e affetto. Una grande famiglia riunita attorno a un bancone che il pubblico triestino ha apprezzato con una lunga serie di sinceri e calorosi applausi.
© 15 Novembre 2019