Rossetti, le anticipazioni della nuova stagione
Si è tenuta sabato 15 giugno la conferenza stampa del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia in cui sono stati annunciati in anteprima alcuni titoli della Stagione 2019-2020 e si è delineato un bilancio dell’attività appena conclusa. L’andamento della stagione 2018-2019 si è rivelato apprezzabile e in crescita. Il Teatro Stabile chiude la propria attività – dopo ben 298 alzate di sipario – con un totale di 144.621 presenze agli spettacoli in abbonamento e agli “eventi speciali”. Da ogni punto di vista la stagione 2018-2019 ha registrato incrementi: le presenze totali rispetto la stagione precedente segnano un aumento di oltre il 20%, la presenza di abbonati è cresciuta di oltre il 14% ed anche sul fronte dei biglietti venduti si registra un ottimo + 31,03%. Il Presidente e il Direttore hanno inoltre voluto annunciare alcune interessanti anticipazioni che lasciano già intuire come la nuova stagione – che si inaugurerà il prossimo 22 ottobre e sarà presentata nella sua completezza a inizio settembre – si svilupperà articolandosi nei cartelloni Prosa, Altri Percorsi, Danza e Musical ed Eventi, e garantendo una proposta ricca di linguaggi, spunti e contaminazioni. La produzione e la Prosa rimangono il centro dell’attività dello Stabile e si concentrano su temi importanti ed attuali, approfondiscono avviati percorsi di ricerca, conducono sul palco del Politeama Rossetti e della Sala Bartoli il frutto della creatività di artisti eccellenti, come s’intravvede già dai primi nomi dei protagonisti della Stagione, dei registi, dei collaboratori. L’onore perduto di Katharina Blum che Letizia Russo adatta per la scena dall’omonimo romanzo di Heinrich Böll sarà lo spettacolo di produzione con cui il 22 ottobre si inaugurerà la stagione 2019-2020. Nell’approssimarsi del traguardo di ESOF 2020, lo Stabile regionale continua a guardare anche al tema della scienza: debutterà in prima assoluta il 12 luglio al Mittelfest e sarà poi da ottobre alla Sala Bartoli L’infinito tra parentesi di Marco Malvaldi, romanziere/giallista/chimico che possiede la capacità di intrecciare sapientemente profonde conoscenze umanistiche e scientifiche, e a cui si è affidato il compito di proseguire in questo interessante itinerario. Di assoluta grandezza anche i protagonisti dei tre spettacoli ospiti del cartellone di Prosa svelati in anteprima. A iniziare da Gabriele Lavia, che ritorna in un grande classico di Henrik Ibsen, John Gabriel Borkman al fianco di Laura Marinoni e diretto da un ottimo regista come Marco Sciaccaluga. Un classico, ma della più gustosa e fine commedia, è invece Arsenico e vecchi merletti di Joseph Kesserling: è celeberrima la riduzione cinematografica del 1944 con Cary Grant, ma molto fortunata fin dal suo esordio sulle scene statunitensi nel 1939, la commedia, come profetizzò il New York Times, non smette di divertire. Infine il ritorno di Marco Paolini: la sua geniale vena narrativa, il suo carisma, la sua acuta linea di ricerca lo rendono uno dei beniamini del pubblico. Nel suo nuovo lavoro Nel tempo degli dèi – Il calzolaio di Ulisse diretto da Gabriele Vacis, affronta con taglio del tutto personale un’icona monumentale della nostra cultura, il personaggio di Ulisse. Il cartellone Altri percorsi continua a guardare con attenzione alla drammaturgia contemporanea italiana e straniera e ciò si riflette in notevole misura nei titoli annunciati: primo fra tutti con lo statunitense Will Eno, nomination al Premio Pulitzer nel 2005 per “Thom Pain”. Grazie al suo teatro minimale è uno dei più originali e rappresentativi indagatori della nostra epoca. Il suo Proprietà e atto in scena alla Sala Bartoli, permette una riflessione sullo stato d’animo di chi si definisce extra, ex, strano ed estraneo, dipingendo un agente alieno piombato sul palcoscenico per ricordarci l’inadeguatezza, il senso di solitudine e di non appartenenza che inquieta il nostro tempo. Inglese, classe 1980, pluripremiato Mike Bartlett è un notevole costruttore di pièce teatrali, o meglio di “spietate macchine teatrali” in cui il pubblico resta coinvolto. In Un intervento, diretto da Fabrizio Arcuri e interpretato da Gabriele Benedetti e Rita Maffei, crea una cornice di estrema essenzialità in cui due amici si confrontano su una scelta in merito alla quale hanno posizioni diverse: non conoscono in tale dibattito il limite della quarta parete. In ambito di contaminazioni, nella stagione 2019-2020, si guarderà invece al linguaggio del fumetto che approda sul palcoscenico con Kobane Calling On Stage dall’omonima opera di Zerocalcare. Il cartellone di Musical ed eventi e quello di Danza riserveranno al pubblico graditi ritorni e interessanti sorprese, allargando lo sguardo all’orizzonte internazionale. Se per la Danza si rimandano gli annunci a settembre, per il Musical è invece già possibile preannunciare un titolo della nuova stagione. Inedito per i nostri palcoscenici The Choir of Man, dopo essere stato uno degli eventi più ammirati dell’Edinburgh Fringe 2017 e dopo una trionfale tournée nel Regno Unito, in Australia e America, vivrà a Trieste il suo debutto italiano.
© 19 Giugno 2019