Ottava edizione di “Trieste Calling The Boss” 2019
Trieste Calling the Boss celebra i suoi otto anni con con giorni di musica. Dal 24 al 28 aprile, infatti, si terrà l’ottava edizione di Trieste Calling The Boss con una ricca serie di concerti in programma al Teatro Miela, al Loft, a Casa della Musica, da Eataly e al Palazzo Gopcevich. In cartellone l’irlandese Mark Geary, il norvegese Terje Nordgarden, l’americana Vanessa Peters, da Milano Barbablues&Friends, da Rimini Bound For Glory, da Busto Arsizio Uncle Bard & The Dirty Bastards, da Livorno i Blood Brothers, da Torino Renato Tammi e Diego Alloj, da Padova The Fireplaces, da Udine Dario Sn e da Trieste Cousins & Sons, The Rideouts, Drunken Sailors, Jacopo Tommasini, Manlio Milazzi, Franco Toro, Mike Sponza, Roy Force One, Achtung!Piraten, Ivo Tull Trio, Powlean. Trieste Calling the Boss nasce nel 2012 per festeggiare il concerto di Bruce Springsteen a Trieste, da allora la manifestazione diventa un appuntamento fisso che convoglia ogni anno un afflusso di pubblico da città e fuori. La musica fa da collante e punta ad attrarre spettatori di tutte le età, come avviene ai concerti del Boss. Massima apertura anche sui generi musicali: protagonista il rock a 360 gradi, rock in tutte le sue declinazioni, dai momenti più cantautorali e raccolti alle esplosioni elettriche. Ogni anno c’è un filo conduttore: il titolo dell’edizione 2019 è «We made our home in the American land», verso tratto dalla canzone «American Land» contenuta nell’album di Springsteen «We Shall Overcome: The Seeger Sessions» del 2006, un lavoro dalla forte connotazione folk, country e bluegrass con venature irish cioè le radici della musica americana. Per conoscere tutti gli appuntamenti www.callingtheboss.it
© 19 Aprile 2019