PAFF! Il Palazzo delle Arti e del Fumetto di Pordenone
È decisamente “vento in poppa” per il PAFF! Palazzo Arte Fumetto Friuli che ha presentato a Lucca Comics & Games – kermesse tra le più importanti in Europa per il mondo del fumetto – il nuovo contenitore culturale pordenonese che si avvicina all’inaugurazione ufficiale, dopo aver presentato in anteprima “Comics soon” e le mostre “Milo Manara: Fellini/Shakespeare”, “Toni Capuozzo & Miron: La culla del terrore” ,”Luca Salvagno: Odorico da Pordenone”. La scorsa domenica 4 novembre, nel pieno centro di Lucca, all’Auditorium della Fondazione Banca del Monte, una delegazione del team del PAFF! ha presentato al Lucca Comics & Games la nuova struttura di Pordenone e le sue innovative strategie culturali alla presenza, tra gli altri, del responsabile della programmazione di Lucca Comics & Games e dell’Expo Comics Museum, Giovanni Russo e del Direttore del Centro Fumetto Andrea Pazienza di Cremona Michele Ginevra che hanno accolto con entusiasmo la nascita di questo importante polo nazionale dedicato al fumetto, già auspicando prossime collaborazioni nel nome dell’arte sequenziale. Contestualmente è stata presentata anche la mostra inaugurale che verrà inaugurata alla presenza delle istituzioni il prossimo 7 dicembre al PAFF! (l’apertura al pubblico è per il 9 dicembre) e sarà dedicata a Gradimir Smudja, con un percorso espositivo che incarna perfettamente le strategie del Palazzo del Fumetto. “Smudja: da Leonardo a Picasso. Viaggio a fumetti nella storia dell’arte” (questo il titolo) è sostenuta da Comune di Pordenone e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, con la partnership del FAI (Fondo Ambiente Italiano), di Cooperativa Melarancia e di Associazione Màcheri. LA MOSTRA Gradimir Smudja, nativo di Novi Sad ma italiano d’adozione, da diversi anni è considerato da molti uno dei più abili e talentuosi autori viventi (anche illustratore e pittore); è ancora poco conosciuto al grande pubblico ed ha un segno eclettico, ironico e sorprendente. Da “Vincent et Van Gogh” ai due sontuosi volumi de “Au Fil De l’Art” fino a “Cabaret des muses”, la mostra pordenonese ospita un excursus di oltre cento opere dell’artista serbo che ripercorre – attraverso il virtuosismo, l’ironia, la vivacità e l’incondizionata passione per il racconto – un meta-viaggio dell’arte all’interno della propria storia e degli artisti più importanti. Il tratto tecnicamente elevatissimo di Gradimir Smudja, l’attenzione infinitesimale ai dettagli, l’amore per le citazioni e i tantissimi livelli di lettura delle sue tavole sono sempre accompagnati dalla leggerezza, da una visione affettuosa e profonda dell’arte e delle sue declinazioni. Grazie ai suoi personaggi, Smudja attraversa i secoli più importanti della storia dell’arte europea insegnandone i tratti distintivi e i significati, e sfatandone i miti.
© 6 Dicembre 2018