“Lampedusa Beach” al Teatro Miela
Mercoledì 28 novembre alle 20.30, al teatro Miela, all’interno della rassegna Spaesati, andrà in scena Lampedusa Beach. Lo spettacolo tratto da un testo di Lina Prosa con Sara Alzetta che ne cura l’adattamento teatrale e anche la regia. I video design sono di Eugenio Pini. Una produzione Bonawentura in collaborazione con il Teatro Stabile Sloveno. Lampedusa Beach racconta la tragedia della nostra realtà quotidiana. Un bellissimo monologo sull’emigrazione clandestina. La storia del naufragio di Shauba, una giovane africana che, mentre il corpo sprofonda negli abissi al largo di Lampedusa, con altri 700 clandestini (già tutti cadaveri), trova il modo di raccontare il naufragio, la paura, l’Africa, la sua e la nostra ignoranza in tema di emigrazioni. Lampedusa Beach è il primo dei tre testi che compongono la Trilogia del naufragio di Lina Prosa. scrittrice e drammaturga siciliana che, a valere del detto “nemo profeta in patria”, è da noi conosciuta solo dagli addetti ai lavori mentre è molto apprezzata in Francia dove la Trilogia del Naufragio è già stata messa in scena alla Comèdie Francaise. Scritto nel 2003 è stato prodotto e messo in scena nel 2013, a Parigi, dalla Comédie-Française. Si tratta di un intenso monologo sull’emigrazione clandestina, la testimonianza di Shauba, una giovane africana naufragata al largo di Lampedusa. Inghiottita dal mare, racconta la sua esperienza: il sogno di una vita migliore, l’ingiustizia del mondo, ma anche il suo rapporto primordiale con l’acqua, con la sua identità mediterranea. “Il tempo della discesa del corpo negli abissi coincide con il tempo della scrittura”, spiega Lina Prosa. “La parola annegata di Shauba dà vita a un’odissea sott’acqua in cui la fine, l’arrivo al fondo, è un respiro lungo elevato a racconto”.
Fotografie di Fabrizio Caperchi
© 23 Novembre 2018