Gabriele del Grande e Maria Cuffaro al Teatro Miela
Sono due gli appuntamenti del Festival Spaesati, con due grandi giornalisti come Gabriele del Grande e Maria Cuffaro. La giornata di mercoledì 21 novembre avrà come ospite al teatro Miela Gabriele del Grande. Alle 19.00 l’incontro Fortess Europe – I rifugiati e il destino dell’Europa: quali scenari futuri?. Il giornalista Gabriele Del Grande, dialogherà con la docente di lettere comparate Sergia Adamo (Università di Trieste) e Miloš Budin (presidente Bonawentura). A seguire alle 20.30 la proiezione del documentario Io sto con la Sposa, di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande. Si tratta di un cortometraggio prodotto dal basso, un caso cinematografico del 2014. Un poeta palestinese siriano e un giornalista italiano incontrano a Milano cinque palestinesi e siriani sbarcati a Lampedusa in fuga dalla guerra, e decidono di aiutarli a proseguire il loro viaggio clandestino verso la Svezia. Per evitare di essere arrestati come contrabbandieri però, decidono di mettere in scena un finto matrimonio coinvolgendo un’amica palestinese che si travestirà da sposa, e una decina di amici italiani e siriani che si travestiranno da invitati. (Ingresso 5 euro). Giovedì 22 alle ore 18:30 sarà la volta della giornalista d’inchiesta Maria Cuffaro, che presenterà il suo libro: Kajal. le vite degli altri. l’incontro sarà occasione di dibattito con l’autrice e i giornalisti Paolo Aleotti e Emily Menguzzato. Questo è un libro di storie, storie da tutto il mondo e storie di casa nostra. Sono le tante vite che Maria Cuffaro, giornalista e inviata, ha incrociato nel corso della sua carriera. Ognuno dei personaggi di questo libro le ha affidato la sua vita perché fosse raccontata, perché fosse ricordata, anche solo per i pochi minuti di un servizio del telegiornale. Vittime e carnefici, vincitori e vinti, i sopravvissuti e i caduti . Un torturatore dei servizi segreti iracheni, in fuga dopo la deposizione di Saddam Hussein, bambini vittime dell’estrema povertà , mogli dei boss mafiosi ,madri di Bhopal, politici della Prima Repubblica e i dissidenti iraniani. Tante storie, racconti, ma anche frammenti vita privata e riflessioni su diversi argomenti per un libro carico di emozioni. E tra una storia e l’altra affiorano i ricordi delle estati dell’infanzia in Sicilia o della scoperta dell’India. E le riflessioni su un mestiere bellissimo quanto spietato: quello della giornalista.
© 20 Novembre 2018