Il vero Francesco d’Assisi
Chiara Mercuri, studiosa specializzata in Storia medievale in Francia, ha un grande merito: con il Francesco d’Assisi. La storia negata, edito da Laterza, ha infatti cercato di fare luce su una delle figure storiche più importanti e influenti di sempre, Francesco d’Assisi. Sulla sua vita è già stato scritto molto, ma l’opera di Mercuri si distingue dalle altri per il suo scopo: sin dal titolo, infatti, l’autrice intende riportare alla luce la vera storia di Francesco, quella vita che venne negata e nascosta per fare spazio a un’immagine completamente diversa e assolutamente non veritiera. Un processo di negazione che prende il via nel 1266, a soli 40 anni dalla morte di Francesco, con le indicazione impartite dal Generale dell’Ordine Francescano, Bonaventura da Bagnoregio: “ […] che tutte le leggende del beato Francesco già fatte siano distrutte e che, se potranno trovarle fuori dall’ordine, i frati stessi s’impegnino a rimuoverle”. Un’ordine che non ammette repliche e che, come scrive la stessa Mercuri, diede il via a una sistematica e consapevole azione di distruzione. La vita di Francesco doveva essere solo la Legenda maior, scritta proprio da Bonaventura da Bagnoregio: una biografia nella quale viene fatta piazza pulita dei precedenti scritti sul Povero d’Assisi e nella quale, come in una moderna azione di marketing, viene trasmessa l’immagine del fraticello semplice, quasi ingenuo, a tratti addirittura misogino, “un puro esecutore della volontà divina”, un mistico semplice e poco colto.
“Nos qui cum eo fuimus”
Ma quello non era il vero Francesco: chi l’aveva conosciuto e aveva vissuto con lui sapeva bene che l’immagine che si voleva trasmettere era falsa, distorta e, soprattutto, rispondeva a un bieco gioco di potere all’interno dell’Ordine stesso, con la componente dei frati sacerdoti che stava imponendo la sua visione e le sue regole. Come ristabilire quindi la verità? Mercuri lo fa andando alle fonti, attingendo direttamente dagli scritti che si salvarono dalla distruzione e che vennero trasmessi segretamente per mantenere viva la memoria di una persona straordinaria, ma assolutamente umana. Compilazione di Assisi e Leggende dei tre compagni sono i lavori fondamentali che la studiosa utilizza per raccontare il vero Francesco, un uomo colto, allegro, severo quando serviva, ma sempre pronto a perdonare. Un uomo pieno di vita, un amico sincero che accolse Chiara e che diede vita a un movimento “rivoluzionario” non solo per la Chiesa. L’incipit delle opere, quel “Nos qui cum eo fuimus”, “Noi che fummo con lui”, non è solo garanzia dell’autenticità dei racconti, ma è anche un monito rivolto a chi vorrebbe raccontare una storia falsa. Ed è così che Francesco d’Assisi. La storia negata racconta la storia vera di Francesco, collocandola sempre nel contesto storico così da potere cogliere al meglio la portata innovativa delle decisioni prese da questo ragazzo che, ricco e appassionato di guerra, finì per lasciare il mondo terreno povero e con un unico messaggio di pace per tutti i credenti.
© 15 Dicembre 2016