“Azzurro. La mostra” alla Sala Comunale d’Arte
Verrà inaugurata giovedì 29 settembre alle ore 19.00, presso la Sala Comunale d’Arte di Trieste (piazza Unità d’Italia 4) la personale della fotografa-artista Olga Micol intitolata Azzurro. La mostra sarà presentata sul piano critico dall’arch. Marianna Accerboni. In mostra un’affascinante serie di foto recenti, rielaborate in fase di post-produzione e dedicate al tema del mare e della Barcolana. “Azzurre, come un algido sogno, che t’invita a entrare in un territorio di mare e di Bora, di vento nordico e di intuizioni fantastiche, che la fotografa-artista Olga Micol ti porge sempre con un sorriso. Così sono le sue foto, naturali e sofisticate al tempo stesso – scrive Marianna Accerboni – forse perché colgono con amore alcuni attimi di un territorio di grande bellezza e suggestione, come quello di Trieste. L’esperienza e l’abilità tecnica supportano da anni quella sua capacità innata di cogliere l’attimo e l’anima dei luoghi. Inanimati perché vi è assente la presenza umana, ma animati invece da quel soffio di vita che intuisci in un’immagine quando chi la realizza vuole avvolgerti nelle proprie intuizioni di luce e di azzurro. Scenografie naturali, in cui la sensibilità del fotografo può aggiungere molto, un racconto nel racconto. Ed ecco il cerchio di barche che si raccolgono come petali di una margherita intorno a un mare circolare, lasciando intravedere il tappeto di verde che scendendo dal Carso tocca quasi i flutti. Oppure le montagne innevate, che in certe giornate limpide sembrano sprofondare nel mare, come enormi, inqueti o inquietanti iceberg, mentre la bora raggela le onde e sullo sfondo si protende sull’acqua, con la sua adamantina bellezza, la silhouette del Castello di Miramare. E poi c’è l’azzurro Barcolana. Una visione raffinata e dinamica della regata più affollata del Mediterraneo, di cui la Micol offre al fruitore uno spettacolo di grande impatto, un esercito di vele bianche che iniziano ad avanzare compatte e all’unisono al segnale di partenza. Con grande eleganza e, a volte, l’uso audace di tecniche non diffuse – conclude Accerboni – l’artista interpreta in modo molto personale e accurato il territorio, dipingendo con l’obiettivo la luce fine e l’anima cromatica dei luoghi, traducendoli in effetti scenografici e coup de théâtre di sottile potenza, sottolineati da iperboli e controluce di grande bellezza”. La mostra è visitabile fino al 23 ottobre (orario tutti i giorni 10 – 13 e 17 – 20).
© 29 Settembre 2016