“Ossa, cervelli, mummie e capelli”
Un cervello fatto a fette (letteralmente). Una chioma di capelli esposta e un dito che indica l’universo. No, non stiamo parlando di un museo degli orrori, bensì dei protagonisti del bellissimo libro di Antonio Castronuovo, Ossa, cervelli, mummie e capelli, edito da Quodilibet. Con uno stile incredibilmente coinvolgente e grazie a un linguaggio brillante e ispirato, Castronuovo, scrittore e traduttore, accompagna il lettore in una visita originale e fuori dal comune. Nelle sue 180 pagine, infatti, l’autore assume le vesti di cicerone di questo strambo museo fatto di reliquie laiche, pezzi di corpo, o corpi interi, di illustri personaggi che, non paghi di aver lasciato un segno indelebile nella storia, hanno deciso, più o meno volontariamente, di lasciare anche un pezzo di sé ai posteri. Un reliquiario laico e spesso scientifico che, come fa notare l’autore stesso, differisce da quello religioso in quanto privo dell’elemento sovrannaturale: nessuno, probabilmente, si rivolge al dito di Galileo Galilei chiedendo un miracolo, così come si spera che nessuno invochi l’intercessione del presunto potere del cranio di Mozart. Nei capitoli di Ossa, cervelli, mummie e capelli, Antonio Castronuovo passa così in rassegna questa grande esposizione sparsa per il mondo e composta, tra le altre, dalle fette del cervello di Albert Einstein, dalla salma di Lenin e dal pene di Napoleone. Non mancano, come accennato precedentemente, altri oggetti come il dito di Galileo Galilei, i capelli di Beethoven o cervelli come quello di Carlo Giacomini. Nonostante l’argomento possa sembrare leggermente lugubre e a tratti morboso, Castronuovo riesce a renderlo molto godibile grazie a una buona dose di humor che rende la lettura scorrevole e davvero divertente. Ossa, cervelli, mummie e capelli di Antonio Castronuovo è un libro molto curioso, che permette di scoprire aspetti nuovi su alcune delle più importanti reliquie laiche.
© 27 Luglio 2016