“Rockhistory” al Deledda e al Max Fabiani
Sarà un ottimo rientro a scuola dopo la Pasqua per i ragazzi dell’Istituto Tecnico Statale Deledda – Max Fabbiani di Trieste: mercoledì 30 marzo, l’assemblea dei circa 600 allievi dell’istituto condiviso tra geometri e tecnico chimica-materiali e biotecnologie avrà tra le sue attività anche una tappa di Rockhistory, suona la storia: il viaggio di Cam Artemusica, con cicerone sempre il direttore Gabriele Medeot, infatti sarà ospitato nei locali dell’istituto triestino per una tappa di Rockhistory sugli anni Settanta. Rockhistory è un progetto multimediale che, da novembre 2014, sta coinvolgendo migliaia di ragazzi in regione grazie al sostegno della Regione e all’idea di Cam Arte e Musica di Monfalcone, e in collaborazione con Ufficio Scolastico Provinciale di Gorizia, Fondazione Carigo, contributo del Comune di Gorizia e patrocinio del Comune di Monfalcone. RockHistory, suona la storia ha al suo attivo quasi 70 conferenze nelle province di Gorizia, Trieste e Udine e a maggio 2016 avrà coinvolto quasi diecimila studenti; ben 10 scuole lo hanno già inserito nel Piano di Offerta Formativa Triennale. RockHistory è un percorso tra storia, musica e costume che restituisce accadimenti e mutamenti sociali dalla fine degli anni Ottanta al 2000. Sono decine i video originali proposti ai ragazzi e altrettanti ascolti, oggetti, dischi e avvincenti racconti con i quali l’istrionico Gabriele Medeot accompagna i ragazzi attraverso un viaggio (l’immagine alle sue spalle è proprio quella di una metropolitana) di miti e leggende, successi ed insuccessi, ma soprattutto importanti risvolti storico sociali che il mondo della musica ha plasmato attorno a sé. Dai Black Sabbath a tutto l’Heavy Metal degli anni Settanta, dai Led Zeppelin, i Queen, gli AcDc, fino al punk con i Ramones e l’inizio della rivoluzione dei Sex Pistols: attraverso la musica si scandiscono tutte le implicazioni culturali e i video che degli anni Settanta hanno fatto la storia. Un’ immersione completa, di grande coinvolgimento, di empatia totalizzante, alle quali i ragazzi rispondono sempre affascinati e con molte domande e riflessioni. Un modo diverso di educare i giovani al senso critico, senza pesantezza, in un complesso ambito culturale.
© 29 Marzo 2016