La musica secondo gli Oblivion con “The Human Jukebox”
Irriverenti. Ironici. Istrionici. In un parola, geniali. Questi sono gli Oblivion, in scena al Teatro Orazio Bobbio fino al 24 febbraio con lo spettacolo The Human Jukebox. Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli, cioè i cinque funambolici comici, cantanti e cabarettisti che formano gli Oblivion,offrono al pubblico uno spettacolo assolutamente unico e, davvero irripetibile. É infatti il pubblico stesso che, ogni sera, sceglie una parte della scaletta dello spettacolo: i più grandi nomi della musica italiana, da Baglioni a Battisti, passando per Tiziano Ferro e Gianni Morandi, finiscono così per essere reinterpretati in maniera originale e ironica con quella capacità che ha reso unici gli Oblivion. Una comicità intelligente e ricercata che sa individuare le caratteristiche delle proprie “vittime” e metterle in luce attraverso canzoni che diventano dei veri e propri manifesti irriverenti: bellissimo il ritratto fatto a inizio spettacolo del trio Il Volo, così come le vicissitudini dei vincitori della passate edizioni di X-Factor. Divenuti famosi per il loro “bignami” dei Promessi Sposi, gli Oblivion utilizzano le loro spiccate capacità anche per sintetizzare in sei minuti le 66 edizioni del Festival di Sanremo interpretando, a modo loro, tutti i vincitori della rassegna musicale più famosa d’Italia. La carica comica del quintetto non risparmia poi le “vecchie” glorie italiane che fanno fortuna in Russia, come Albano e Romina o i Ricchi e Poveri, così come non sfugge alla loro ironia il mondo dell’hip hop, presentato in un abbinamento originale e curioso con l’intramontabile Mina. Con The Human Jukebox gli Oblvion si confermano (se ma mai ce ne fosse bisogno) come una delle realtà più intelligenti del panorama cabarettistico italiano, capaci di proporre una comicità originale e in grado di coinvolgere il pubblico in uno spettacolo unico e assolutamente da non perdere.
© 22 Febbraio 2016