I Beatles e la spiritualità in “Più famosi di Gesù” di Eugenio Ambrosi
L’episodio è uno dei più famosi della storia musicale: nel 1966 John Lennon, cantante e chitarrista dei Beatles, intervistato da Maureen Cleave del London Evening Standard, rilasciò una dichiarazione che fece scalpore in tutto il mondo: «Al momento noi [i Beatles, N.d.R.]siamo più popolari di Gesù Cristo. Non so cosa finirà prima, se il rock’n’roll o il cristianesimo». Una frase ingenua o forse mediaticamente astuta, ma che scatena un vero e proprio putiferio attorno al musicista e al suo gruppo. Prende spunto da quel famoso episodio il titolo del nuovo libro di Eugenio Ambrosi, Più famosi di Gesù. George, John, Paul e Ringo alla ricerca di se stessi, oltre sesso, droga & r’n’r, pubblicato per Eut – Edizioni Università di Trieste. Un libro che, dopo B come Beatles, conferma la fama di Ambrosi quale uno dei più autorevoli esperti italiani dei “quattro di Liverpool” e che mette in mostra la sua capacità di raccontare le vicende della band da un punto di vista sicuramente diverso e originale. Più famosi di Gesù, infatti, non è un resoconto della storia dei Beatles come tanti altri, bensì un tentativo, sicuramente riuscito, di narrare le vicende del gruppo attraverso l’analisi del cammino personale spirituale dei “quattro giovanotti inglesi”. E quella frase dalla quale prende spunto il titolo del libro diventa così un episodio importante della storia dei Beatles attorno al quale muoversi per cercare di guardare alle loro vicende da un punto di vista nuovo, senza, ovviamente, dimenticare l’aspetto principale, cioè la loro musica. Nei loro testi, infatti, si possono rintracciare piccoli e grandi riferimenti alla religiosità, alla ricerca spirituale e alla meditazione. Religione cristiana, quindi, ma non solo: sono evidenti, infatti, le influenze che la filosofia indiana ha avuto sui Beatles dopo il loro incontro con il Maharishi Maesh Yogi, denominato da alcuni anche come il “guru dei Beatles”: un aspetto, questo, che Ambrosi riesce, grazie anche al suo stile chiaro e coinvolgente, a ripercorrere e ad analizzare a fondo. Breve, ma estremamente curioso il capitolo dedicato al supposto legame tra alcuni brani dei Beatles e il criminale Charles Manson, così come i quattro capitoli che ripercorrono le scelte religiose e le ricerche dopo la separazione del gruppo, con John Lennon, Paul McCarteny, Geroge Harrison e Ringo Starr impegnati in distinte carriere soliste nella quali l’elemento personale e intimo poteva emergere e farsi protagonista. Più famosi di Gesù è un libro sicuramente originale, in grado di far rivivere non solo il contesto storico sociale nel quale prese vita uno dei gruppi più famosi della storia musicale, ma anche le dimensioni più personali dei quattro ragazzi di Liverpool. Quattro nomi che hanno cambiato la storia della musica e arricchito anche spiritualmente un’intera generazione.
© 5 Febbraio 2016