“Magic Shadows”, quando le ombre diventano magia
Un fantasioso e giocoso uso delle ombre e della musica: è questo Magic Shadows, lo spettacolo creato da Adam Battelstein e dalla compagnia Catapult andato in scena al Teatro Rossetti martedì 2 febbraio. Nel buio magico dello Stabile Regionale, il palcoscenico si è infatti trasformato in un grande schermo sul quale prendevano vita personaggi e animali grazie al sapiente uso delle ombre e all’ammirevole sinuosità dei ballerini. Avvolti dalla musica, il pubblico ha così potuto assistere a un susseguirsi di rocambolesche scene, dall’alternarsi delle stagioni alle peripezie della moglie – agente segreto passando per un meraviglioso viaggio intorno al mondo durante il quale la protagonista, accompagnata dal suo fido orsacchiotto, visita luoghi lontani e incontra personaggi curiosi. Magic Shadows è uno spettacolo che incanta e meraviglia: è impossibile, infatti, non restare a bocca aperta quando si intravedono i movimenti degli artisti che in pochi secondi riescono a dare forma, unicamente con i loro corpi, ad animali lontani o castelli misteriosi. Una performance di sicuro impatto e coinvolgimento in grado di raccontare storie fantasiose, ma caratterizzata anche da momenti più seri. Unica nota negativa la qualità della musica: forse per un volume eccessivamente alto, l’audio non era perfetto e, in alcuni frangenti, la resa della musica (elemento fondamentale dello spettacolo) era piuttosto negativa.
© 3 Febbraio 2016