La Voce di Trieste

Personale di Alessandro Calligaris

 

È stata inaugurata sabato 5 dicembre, alla Sala Comunale d’arte di Trieste (piazza Unità d’Italia 4) la mostra personale del pittore Alessandro Calligaris, intitolata Temporanea-mente, una ricca sequenza di dipinti realizzati soprattutto a olio su tavola e su tela negli ultimi anni. “Il concetto di tempo e il suo mistero – scrive Marianna Accerboni – hanno sempre rappresentato, fin dall’antichità, un motivo di dissertazione e di speculazione da parte di filosofi, scienziati, scrittori e poeti, ma…raffigurare tale tema sotto il profilo visivo è senz’altro operazione complessa e perigliosa. Alessandro Calligaris, abbandonata la pittura a olio e spatola, espressa attraverso un linguaggio di gusto impressionista, e, sollecitato anche da eventi personali, si dedica da alcuni anni con grande intensità e passione all’interpretazione pittorica del tempo. Avvalendosi di un lessico dai luminosi e vivaci contrasti cromatici, compone inedite, accurate e personalissime metafore, nelle quali la rappresentazione dello scorrere di ore e minuti, cioè della nostra esistenza, è supportata da intuizioni surreali e simboliche, sottolineate da accenni iperrealisti e da notevoli spunti scenografici, spesso di lontana ispirazione barocca, che aumentano il fascino e la suggestione di queste invenzioni pittoriche inusuali e coinvolgenti. Sovente, nelle opere di Calligaris, il dettaglio dimostra inoltre una notevole sensibilità da artista miniaturista, come accade per esempio nell’olio su tavola intitolato Attraverso il tempo. Non c’è tuttavia nulla di antico nei suoi lavori, ma vi aleggia invece il sapore della sperimentazione tematico-simbolica e della libertà, racchiuse in un’ideale rappresentazione – è quasi singolare affermarlo – senza tempo, che in mostra sarà esplicata, opera per opera, dalle didascalie poetiche composte dall’artista stesso. Da notare inoltre che i dipinti travalicano spesso il supporto della tela, coinvolgendo anche la cornice, che diventa essa stessa parte del quadro, e favorendo un effetto d’immersione del fruitore nell’allusione della terza dimensione. Speciali infine – conclude Accerboni – si rivelano anche i leitmotiv che connotano, come dei mantra, quasi tutti i suoi lavori sul tema: l’immagine di un orologio e delle mani, la parola tempo inserita nel titolo e il numero 12. Per tentare di decrittare un enigma attraverso una riflessione che ci coinvolge tutti”. Alessandro Calligaris (Monfalcone, Gorizia 1960) si è formato, fra gli altri, con il maestro Livio Možina e alla Scuola del Vedere di Trieste con i pittori Raffaella Busdon, Christian Hache e Luca Vergerio e grazie alla collaborazione con altri artisti, tra cui Luciano Olivieri e Francesco Mancini. È anche fine decoratore e autore di murales. Ha esposto in Italia in qualificate mostre personali e collettive e partecipato a numerosi concorsi ed ex tempore, suscitando ampio consenso. La mostra sarà visitabile fino al 22 dicembre con il seguente orario: feriali e festivi 10 – 13 e 17 – 20.

© 7 Dicembre 2015

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