Perché stiamo pubblicando la Voce ed il Corriere di Trieste solo in rete ed alla radio
(Seeschlacht Lissa-Vis, 1866)
Gli articoli d’analisi, storia e cultura in italiano ed inglese della Voce di Trieste in rete sono ormai seguiti da un numero crescente di persone sino a Paesi molto lontani, dove hanno anche l’attenzione ed il consenso di lettori particolarmente autorevoli. Così anche gli appuntamenti culturali pubblicati sulla Voce sono molto più efficaci e letti anche all’estero.
Anche la trasmissione radio quotidiana della Voce e del rinascente Corriere di Trieste su Radio Trieste Libera ha raggiunto rapidamente dimensione internazionale e risultati molto interessanti, con ascolti sempre più numerosi sino all’Africa, alle Americhe, all’Oceania ed all’Estremo Oriente. Potete ascoltarla a questo LINK, mentre l’archivio delle trasmissioni si trova QUI.
Molti triestini vorrebbero perciò che in parallelo all’edizione internazionale via internet ed alla radio riprendessimo anche la pubblicazione di quella stampata quindicinale, che viene distribuita solo a Trieste ma ha visibilità immediata con le locandine in tutte le edicole ed è accessibile anche a chi non usa il computer.
I politici ed i corrotti locali che ci temono si sono perciò rallegrati di non vederle in edicola, pensando di essere riusciti a ridurci al silenzio con una serie di cause e querele vigliacche, assecondate da un ambiente giornalistico e giudiziario asservito. Invece ci siamo rafforzati, contrattaccando in rete sino a livello internazionale e con la trasmissione radio quotidiana che non dà loro tregua.
Il solo motivo per cui non stiamo pubblicando anche le edizioni cartacee, che con le vendite si pagano da sé, è che farle bene richiede più tempo dell’informazione in rete ed alla radio. E noi non siamo un editore commerciale, ma una brigata di volontari impegnati in battaglie d’informazione dure e necessarie che nessun altro sembra avere la possibilità od il coraggio di fare.
Sappiamo quindi garantire la difesa pronta, ferma e tenace dell’informazione, ma non possiamo ancora fornire il lavoro di routine dell’uscita a stampa regolare della Voce e del Corriere di Trieste. Ed anche le offerte e proposte che stiamo valutando da qualche tempo rimangono sotto il nostro vincolo assoluto di indipendenza e di combattività senza compromessi.
Perché l’informazione libera dev’essere il cane da guardia dei valori, dei diritti e della legalità, e non lo strumento ruffiano di ideologie e poteri corrotti. Che a Trieste stanno parassitando a morte la città, il porto e le imprese affondando decine di migliaia di persone e famiglie in una spirale di disoccupazione, povertà e rassegnazione che sembra senza fine. E per fermarli la difesa internazionale è più utile delle uscite locali in edicola.
In questa nostra battaglia vitale di volontari c’è spazio per tutte le persone coraggiose e di buona volontà, senza alcuna discriminazione, purché operino secondo il programma della Voce di Trieste, che è la regola semplice ed antica di amare il bene, dire la verità, non avere paura, proteggere i più deboli e secondo quello del Corriere di Trieste, che ha promesso dal 1945 di difendere valori della pace, della libertà, del lavoro e dell’onestà.
Proprio per questo motivo però il nostro agire dev’essere anche rigoroso, e chi ne ha la responsabilità deve esercitarla con attenzione e fermezza, anche se può a volte risultare sgradevole ed è obiettivamente pesante. Ma il medico debole fa morire il malato invece di guarirlo. E noi siamo qui per tentar di guarire l’anima ed il corpo di Trieste. Aiutateci a farlo.
Paolo G. Parovel
direttore responsabile (link)
© 30 Novembre 2015