La Voce di Trieste

“Chicago Boys” al Teatro Miela

«Ad un miracolo economico corrispondono schiavitù e miseria per la popolazione? Sì!». Con questa frase comincia Chicago boys, lo spettacolo scritto e diretto da Renato Sarti, che ne è anche protagonista assieme a Elena Novoselova, in scena per il cartellone altripercorsi dello Stabile regionale al Teatro Miela dal 3 al 5 marzo. Si tratta di una specie di conferenza “strampalata, senza lieto fine” che si svolge in un rifugio antiatomico. Un’esaltazione surreale del capitalismo, del consumismo e della liberalizzazione più sfrenata. Uno spettacolo che ha ottenuto un convinto successo sia da parte della critica, che degli spettatori. I Chicago boys sono stati un gruppo di economisti formatosi negli anni Settanta presso l’Università di Chicago, sotto l’egida del grande guru del liberismo Milton Friedman, cui fu tributato il Premio Nobel per l’economia nel 1976. «Milton Friedman e i suoi seguaci esercitarono una profonda influenza sulle politiche economiche di molti Stati – spiega Renato Sarti – primi fra tutti gli Stati Uniti del presidente Ronald Reagan e l’Inghilterra del primo ministro Margaret Thatcher e poi dal Cile all’Argentina, dal Brasile alla Polonia, dalla Cina alla Russia, ecc. Le grandi multinazionali hanno avuto un ruolo di primissimo piano in questo processo che ha portato allo smantellamento dello stato sociale, visto e combattuto come un virus infettivo, come un arto in cancrena da amputare. Ma una stampella può camminar da sola? No. L’imposizione di questo tipo di economia è sempre stata preceduta e accompagnata da golpe, da spietate dittature, da sanguinose repressioni di piazza, dai desaparecidos, dalla tortura. Che negli ultimi decenni le grandi multinazionali abbiano puntato l’attenzione pure su materie prime, come l’acqua, i cui titoli in borsa crescono mediamente del 30%, non è un dato meramente economico o  finanziario: un rapporto delle Nazioni Unite sulla povertà mondiale rivela che ogni giorno muoiono 4.900 bambini per mancanza di acqua potabile. Chicago boys vuole contrapporre al motto liberista di “libera volpe in libero pollaio”, un proverbio greco. Recita così: “se vedi che non ti sazi, fermati!”». Lo spettacolo va in scena al Teatro Miela – nell’ambito della sinergia con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – da martedì 3 a giovedì 5 marzo alle ore 21. I biglietti ancora disponibili si possono acquistare presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, ed i consueti circuiti e accedendo attraverso il sito www.ilrossetti.it all’acquisto on line. La biglietteria del Teatro Miela è a disposizione del pubblico a partire da un’ora prima dello spettacolo. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.

© 2 Marzo 2015

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