Massimo Bubola in concerto a Trieste
In collaborazione con il gruppo NIMDVM, Trieste is Rock presenta sabato 28 febbraio alle 21 al Naima Club l’appuntamento con uno dei cantautori italiani più importanti, grande poeta ed interprete, autore di alcune delle più belle canzoni italiane degli ultimi 30 anni: Massimo Bubola, che suonerà con la Eccher Band. L’ingresso è libero, ma nella serata ci sarà una raccolta fondi per gli amici di “In sospeso”. Massimo Bubola, con la sua band, in occasione del centenario della Grande Guerra, torna con il disco Il Testamento del Capitano a un tema a lui molto caro. La Prima Guerra Mondiale era già stata oggetto di un suo album del 2005, Quel Lungo Treno, e prima ancora di Andrea, capolavoro scritto a 4 mani con Fabrizio De André e contenuto nell’album Rimini. Bubola prosegue nel suo lavoro di rielaborazione e di rilettura delle canzoni tradizionali, con l’intento preciso di valorizzare la musica popolare e folk per riproporla in un ambito di canzone d’autore. Questa sua seconda opera sulla Grande Guerra va a completare un cammino di valorizzazione della musica popolare di guerra e alpina, attraverso la riproposizione di canzoni storiche (“Era una notte che pioveva”, “Monte Canino”, “Ta pum”, “Il Testamento del Capitano”, “Sul Ponte di Perati” e molte altre) accanto a brani inediti (tra i quali “Noi veniàm dalle pianure”, “Nostra Signora Fortuna” e “Jack O’Leary”) scritti appositamente da Bubola sull’argomento. Il concerto è diviso in due parti. La prima è dedicata, appunto, alla Grande Guerra. Nella seconda parte spazio alle canzoni immortali che hanno reso Massimo uno dei più grandi autori italiani: “Il cielo d’Irlanda”, “Don Raffaè”, “Fiume Sand Creek”, per citarne solo alcune. Sono passati quasi 40 anni dal suo esordio con Nastro Giallo, il disco che impressionò a tal punto Fabrizio De André da chiamare al suo fianco quell’imberbe ventunenne per scrivere a quattro mani due capolavori della musica italiana come Rimini (1978) e Fabrizio De André (meglio conosciuto come L’Indiano – 1981), ma la forza e l’intensità della musica e dei testi di Bubola, l’inconfondibile mix di folk, rock e ballad sono rimasti invariati. Nella sua lunga carriera Massimo ha scritto per Fiorella Mannoia (l’arcinota “Il cielo d’Irlanda”), Ligabue, Loredana Bertè, Roberto Vecchioni, PFM, Roberto Murolo, Massimo Ranieri, Milva, Mia Martini, Cristiano De Andrè, Dori Ghezzi, Mauro Pagani, Alan Taylor, Tosca, Siria, Grazia Di Michele, Kaballà. Le sue grandi doti di autore non devono però mettere in secondo piano la sua bravura di performer, ottimamente testimoniata dalla sua monumentale opera live Il cavaliere elettrico, che, in quattro volumi usciti tra il 2001 e il 2004, ripropone dal vivo le pietre miliari della sua carriera. Notevole anche la sua attività di traduttore dei grandi della canzone americana: Patti Smith (di cui ha tradotto l’opera omnia in “Patti Smith Complete”, pubblicata da Sperling & Kupfer nel 2002), Bob Dylan (“Romance in Durango” su tutte, tradotta con De André e apparsa in Rimini), Willy De Ville, Tom Petty e molti altri. Maggiori informazioni su www.triesteisrock.it.
© 25 Febbraio 2015